Ma non mancheranno possibilità di accordo, in ballo ci sono anche incarichi alla Provincia. Con la lista di Satta la parola d’ordine è niente accordi. La “liason” farebbe perdere posti ai 13 consiglieri della PDL e nessuno ha intenzione di fare un passo indietro. C’è anche un altro ragionamento che gira in queste ore tra i sostenitori di Canapini: siamo al 43%, con i voti della Destra (che tanto non andranno mai a Bozzetto), arriviamo al 47%; nella coalizione Noi Insieme ci sono candidati di area centrodestra i cui elettori sceglieranno Canapini. Perché mai lasciare vantaggi a Satta e dintorni? Un "tutto per tutto" rischioso ma che, in caso di successo, darebbe ampia libertà di manovra. Anzi, in questo modo, si libererebbero incarichi prima ricoperti da Perna e Simonelli e si potrebbe trovare dopo un accordo con Noi Insieme che avrebbe due consiglieri, Satta e Rutigliano, come opposizione in Consiglio Comunale. Una pacchia per Canapini che dovrebbe comunque fare i conti con i nuovi equilibri all’interno della sua coalizone. Di fatto gli accordi trasversali sono già partiti, si punta a trattare con i singoli candidati della varie liste per rompere gli equilibri e blindare la vittoria. Dall’altra parte Bozzetto ha ben poche scelte, il 38% non permette altre strategie, si deve tentare l’accordo con tutti a qualunque costo. In primis con Satta, sperando che poi i suoi candidati scelgano l’indirizzo della lista e non procedano in ordine sparso. Ma anche in questo caso non è realistico prevedere un più 8% secco e, anche sommando tutti gli altri voti delle coalizioni che restano (PS, IDV, Uniti per il Decentramento) la partita si fa dura. Canapini sembra invece in una botte di ferro, si può permettere il lusso di dire dei “no grazie” e di fare accordi diretti con tutti quei candidati che cercano di salvarsi comunque vadano le cose senza preoccuparsi delle proprie liste.