I consiglieri d’opposizione Gonnelli, De Vecchis, Onorati, Picciano, Merlini Biselli, Paolini, Poggio hanno presentato una mozione di sfiducia al sindaco Montino. “La decisione del sindaco Montino di ignorare completamente le richieste dell’opposizione – scrivono i consiglieri in un comunicato congiunto – dimostra una volta di più che non si possa instaurare alcun rapporto fiduciario con chi invece di chiarire la propria posizione giudiziaria da giorni snobba la città come se nulla fosse accaduto.
Qui il problema non sono solo e semplicemente le vicende giudiziarie che hanno investito il primo cittadino e buona parte del Consiglio Comunale, che rappresentano comunque un’aggravante, ma gli atteggiamenti utilizzati nella gestione della cosa pubblica. Il proseguimento di questo mandato non farebbe che peggiorare le condizioni amministrative e finanziarie dell’intero comune di Fiumicino. Ogni giorno in più di questo governo rappresenta un rischio gravissimo per la nostra città.
È evidente che in un quadro simile non ci siano più le condizioni per proseguire il mandato, per questo secondo quelle che sono le norme regolamentari abbiamo sottoscritto una mozione di sfiducia ufficiale al sindaco Montino, che speriamo possa essere firmata anche da altri gruppi di consiglieri comunali che hanno a cuore gli interessi di Fiumicino. Questa farsa deve terminare. È ora che il sindaco e la sua maggioranza si rendano conto che Fiumicino rischia di essere l’unica amministrazione d’Italia che ha più indagati che amministratori.
Speriamo che l’onorevole Orfini e il PD siano coerenti e comprendano che la situazione del sindaco Montino è di gran lunga peggiore, sia in termini giudiziari che in termini politici, di quella dell’ex sindaco di Roma Ignazio Marino. Nell’interesse della città e della politica – concludono i consiglieri – è bene che questa farsa cessi, per permettere a tutte le realtà sociali, imprenditoriali associative di ricominciare a respirare recuperando quel rapporto di fiducia tra politica e cittadinanza che rischia di recidersi definitivamente”.