Un senso di degrado, quasi di abbandono. Da quando è stata realizzata la pista ciclopedonale di Fregene  è questa la sensazione che si prova nel percorrerla quotidianamente. Perché a parte qualche stabilimento che se ne prende cura davvero, tenendo pulito, innaffiando i fiori, curando le aiuole, nella maggior parte dei casi la condizione della pista è da dimenticare. Rifiuti di ogni genere, nell’aiuola e sul percorso, bottiglie rotte, lattine, volantini, carte.

Dopo la tromba d’aria che c’è stata i cartelli stradali, riaddrizzati da qualche volenteroso, sono ancora pericolosamente inclinati. Ma lo stesso fondo stradale appare rovinato in più punti, senza manutenzione come si può sperare di migliorare la situazione? È chiaro che alla distanza il degrado aumenta. Chi deve pulire dai rifiuti il percorso comprese le grandi aiuole del lungomare?