Michèle è una pescivendola vedova che dedica la propria vita al tentativo di salvare la figlia dalla droga. Prima si fa dare un prestito da un barista amico di gioventù, poi si dà alla prostituzione pur di garantire le dosi alla ragazza finendo per ucciderla con quantità letale di droga. Intanto avrà incontrato Paul, che ha tradito i propri compagni di lavoro per avere in cambio una licenza di tassista. Ma le storie sono molteplici e tutte non liete in quel degrado esistenziale in cui anche l’amata classe popolare sta precipitando secondo Guèdiguian. Che è un regista scomodo per tutti, persino per la stessa sinistra a cui grida (non sussurra) la propria rabbia. Questa volta lo fa però in modo troppo didascalico. Ed è un peccato, perché quando riesce a imbrigliare la vena tribunizia è capace di lavorare con grande levità sulle contraddizioni di una città complessa e difficile come la Marsiglia che ama e odia.  Ingresso libero. Per informazioni, www.associazionelalbero.it – cell. 333/26.15.586.