“È il primo incontro con quelli che dovranno attuare concretamente il Piano Casa, che era atteso da tutti i 378 sindaci del Lazio. E proprio da loro erano arrivate le richieste di modifica alla vecchia legge che si era dimostrata inapplicabile. Nel nuovo testo invece sono state introdotte una serie di semplificazioni per rendere più rapidi i tempi d’approvazione dei piani urbanistici e le varianti che ancora adesso richiedono dai 6 ai 10 anni. Ora una serie di competenze vengono affidate ai comuni”. In merito ai vincoli ambientali, tema particolarmente sentito nel comune di Fiumicino che ricade un buona sua parte nel Riserva del Litorale Romano, l’assessore Ciocchetti ha puntualizzato: “Le polemiche su questo tema sono assurde; dove ci sono i vincoli non verranno superati, da parte nostra non c’è stata nessuna forzatura ma solo un’interpretazione su ciò che si può o non si può fare perché è la stessa legge a indicare dove è possibile costruire anche nelle aree vincolate perché ci sono diversi gradi di vincolo. Ci sono per esempio le zone B all’interno dei piani d’assetto dei parchi, o le zone urbanizzate all’interno del perimetro dei parchi dove è possibile intervenire. Mi auguro  – ha concluso Ciocchetti – che Commissione e Consiglio lavorino in modo serrato per arrivare all’approvazione definitiva entro novembre, in modo da permettere alla nuova legge di espletare i suoi effetti a partire dal primo gennaio”. Da parte sua, il presidente del Consiglio regionale, Mario Abbruzzese, in merito alle eventuali modifiche da apportare alla legge (che prima dovrà passare l’esame della Commissione lavori pubblici, ambiente e urbanistica) ha precisato: “Una proposta di legge non è mai blindata. Se ci sono proposte migliorative saremo disposti a valutarle e recepirle”. Un’apertura al dialogo che però difficilmente potrà scalfire il fronte compatto dell’opposizione in Consiglio regionale, decisa a dare battaglia contro una legge che a suo dire darà l’avvio a una nuova e incontrollata colata di cemento.