Questo il senso del premio “Cavalieri dell’Agricoltura” organizzato da Coldiretti Roma, in collaborazione con la Camera di Commercio della capitale, e giunto alla sua quarta edizione.Ieri mattina, nella sede dell’ente camerale in piazza di Pietra a Roma, i riconoscimenti sono stati consegnati a dodici aziende agricole romane distinte in quattro categorie: “Poderi in Rosa”, dedicata alle imprenditrici che operano nel settore; “Aziende in erba” guidate da agricoltori under 40; “Fattorie del futuro” che si sono distinte per scelte innovative e tecnologiche; “Fedeli nei secoli per coloro che vantano almeno trent’anni di attività”. “Il premio è diventato negli anni un momento in cui tiriamo le somme su quello che è successo nel settore agroalimentare e su come stanno andando progetti e azioni che si distinguono per passione e qualità del lavoro”, ha spiegato il presidente di Coldiretti Roma, David Granieri, sottolineando che “l’immagine di Roma e il suo bacino devono essere utilizzati per sviluppare investimenti attraverso sinergie tra tutti i soggetti che operano sul territorio”. Tra i premiati figurano anche  Alessandro Ferri di Castel Campanile, per le aziende in erba, e Claudio Lauteri per la categoria “Fattorie del futuro”. L’azienda agricola di Lauteri, sempre di Castel Campanile, è nota perché nella sua area è stata indicata come idonea per la realizzazione di un inceneritore e una discarica in sostituzione di Malagrotta. Insomma questo riconoscimenti, testimoniano quanto sia importante l’area di Pizzo del Prete, dove ricade Castel Campanile, per tutto il territorio di Fiumicino. Premi speciali sono stati conferiti ai “Benemeriti per l’agricoltura” che, pur non appartenendo direttamente al mondo agricolo, hanno contribuito alla sua promozione: tra questi il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti.  “L’agricoltura ha un’importanza vitale per l’economia del nostro territorio, anche in termini di turismo e di internazionalizzazione”, ha detto il presidente della Camera di Commercio, Giancarlo Cremonesi, mentre il presidente di Coldiretti Lazio, Massimo Gargano, ha evidenziato che “questo è il paese della piccola e media impresa, che deve affondare le radici nel territorio per competere”, ribadendo le richieste di “meno burocrazia, più credito alle aziende per progetti concreti e tutela dal falso Made in Italy”.