nel volantino parliamo del costo complessivo del servizio che, come bene conosce l’ATI, è composto dalle spese di raccolta (ossia gli 8,4 mln di euro citati dall’ATI) e le spese di smaltimento (circa 4,6 mln) che sono in vertiginoso aumento in particolare per la differenza tra la cifra stimata in 80 euro e passa a bando ed i 135 euro/tonn che paghiamo oggi per l’indifferenziata. Per questo affermiamo che meno differenziata si fa più i costi salgono. Ma volendo ci arrivano anche loro a capirlo, anzi, se non lo sanno loro…

Per quanto riguarda la qualità del servizio, constatabile da chiunque, è ovvio che abbiamo valutato il servizio complessivo (differenziata+stradale) considerato che sono ancora molte le zone servite solo con raccolta stradale, come è altrettanto ovvio che l’ alta percentuale di evasione ancora in atto fa si che molta immondizia proveniente dalle zone dove la differenziata porta a porta è attiva si riversi per le strade ed i campi o dove ci sono ancora i cassonetti della raccolta stradale. A conforto di questo è indicativa la cifra indicata per i servizi extra (extra raccolte diciamo noi).

Per quanto riguarda le percentuali di differenziata raggiunte nelle zone dove è partita, noi calcoliamo un dato intorno al 38%-40%, ma riteniamo che solo sapendo quanti soldi sono entrati dalla vendita del secco potremmo avere un senso di realtà su come vanno le cose, dato che abbiamo richiesto all’Amministrazione; l’ATI che secondo le regole del bando, incassa una parte dei ricavi della differenziata, ci dica quanto ha ricavato da questa attività, ma in ogni caso stia tranquilla, può condividere le sue responsabilità con l’amministrazione; scelgano tra loro le rispettive percentuali.

Il Presidente del Comitato Rifiuti Zero Fiumicino
www.rifiutizerofiumicino.it