Non siamo ansiosi di pagare l’ennesima tassa, fra l’altro abbondantemente appesantita da un aumento di ben il 30% rispetto a quella del 2012 (oltre i 30 cent/mq destinati allo stato), vogliamo semplicemente capire cosa, quanto e come dovremo pagare.
Inutili le telefonate alla Fiumicino Tributi e al numero verde: gli operatori, sicuramente impegnati nel lavoro di sportello, sono nell’impossibilità di rispondere e i siti della società e dell’Amministrazione Comunale non forniscono quel minimo di informazioni necessarie ai cittadini per capire quanto dovranno pagare.
Abbiamo fatto, sulla base delle delibere approvate dalla Giunta e dal Consiglio Comunale nei mesi scorsi, qualche rapido conto:
Per il 2013 la TARSU (ci riferiamo come esempio solo alle abitazioni) passa da 2,10 euro/mq del 2012 agli attuali 2,73 euro/mq, a cui aggiungere il 10% di addizionale ex ECA , il 5% di tributo provinciale e 30 centesimi di contributo statale, totale 3,44 euro/mq. Parliamo per quest’anno di un aumento di 1,02 euro/mq.
Sappiamo bene che questo aumento è in parte determinato dal fatto che il costo del servizio rifiuti deve essere coperto dal Comune e che i 30 centesimi sono un obolo che va direttamente allo Stato, sappiamo anche però che paghiamo questa cifra anche a causa di una raccolta differenziata che non funziona e di un servizio gravato da consistenti extra costi.
Ma quanto saremo costretti a pagare nel 2014? Per la sola componente rifiuti, a parità di condizioni di contorno (addizionale ex ECA, tributo provinciale, contributo statale), la tassa sarà direttamente proporzionale al 100% del costo del servizio complessivo di raccolta e smaltimento dei rifiuti (a fronte dell’81% del costo attuale, quello iscritto a bilancio).
Se la situazione non cambierà rapidamente, se non si riuscirà ad avviare la raccolta differenziata in modo corretto, da un lato con un risparmio complessivo sul servizio e sul conferimento dell’umido anche con adozione strutturale del compostaggio domestico, e dall’altro con un rientro economico dato dalla vendita del materiale secco differenziato, da un significativo recupero dell’evasione, si stima una deriva dei costi che secondo le dichiarazioni del Sindaco potrebbe posizionarsi tra 20 ed 25 mln di Euro/anno, che significherebbero un aumento della tassa in una forchetta compresa tra il 63% ed il 100% dell’importo 2013, tra i 560 ed i 690 Euro/anno.
Non solo, a questa cifra dovremo sommare qualche altra decina di euro derivante sia dall’aumento del prezzo di conferimento a Malagrotta, richiesta già avanzata da COLARI, sia dall’aumento del tributo speciale per i comuni non virtuosi, provvedimento che sarà contenuto nel nuovo piano rifiuti del Lazio.
Non siamo evasori, noi le tasse le vogliamo pagare, ma vogliamo pagare il giusto, non un centesimo di più. Questa Amministrazione ad oggi non ha messo in campo i provvedimenti necessari rendere questo servizio efficiente, cosa che peraltro l’Amministrazione stessa aveva annunciato all’atto della sospensione dell’avvio della differenziata a Fiumicino paese, nel lontano 28 Settembre, dichiarando che avrebbe presentato entro 15 giorni un “nuovo ed innovativo” progetto. Sono passati quasi tre mesi senza che alcun provvedimento sia stato preso.
In questa situazione noi questi aumenti non li pagheremo!”

Comitato Rifiuti Zero Fiumicino