“Aumentare
le forze dell’ordine è ovviamente un obiettivo da perseguire – prosegue
Gonnelli – ma il vero problema è che con la situazione vigente oggi viene
svilito il lavoro di mesi o anni delle forze dell’ordine impegnate a fare indagini
per poi vedere che il giorno dopo stanno fuori. In questi giorni abbiamo visto
la liberazione di pregiudicati per un vizio di forma, l’uscita dal carcere di
coloro che si sono macchiati di omicidi, leggiamo che topi di appartamento
vengono arrestati 30 volte in un anno, fino ad arrivare al caso limite del borseggiatore
arrestato 67 volte in 365 giorni. Così non va”. “Non aumenta la delinquenza –
gli fa eco il consigliere William De Vecchis – ma l’impunità. I delinquenti,
italiani e stranieri, girano tranquillamente a Fiumicino con l’aria di chi sa
di non dover temere nulla. Stessa storia per i rom: il 99 per cento vive
nell’illegalità, e non c’è bisogno di accurate indagini per saperlo. Ritrovare
la certezza della pena è una priorità, e ci attiveremo per questo. Oggi come
oggi i cittadini hanno persino paura di denunciare, sapendo che tanto il
delinquente anche se viene arrestati poche ore dopo sta di nuovo fuori, con il
rischio di ritorsioni”. “Aumentare le carceri, avere certezza delle detenzioni
– prosegue ancora Gonnelli – è l’obiettivo da inseguire. L’Italia sta legalizzando
l’illegalità, impedendo al sistema sociale di fondarsi sulla certezza della
pena. Dobbiamo cambiare alla radice questo stato di cose, e ragionare
successivamente sull’aumento degli organici che, ad oggi, non servirebbe.
Maggiori arresti sarebbero seguiti da maggiori uscite il giorno successivo. Con
i delinquenti sempre a farsi beffe dello Stato e i cittadini sempre più
impauriti ed esasperati”.