“Ogni lunedì mattina incontro i cittadini più disagiati – spiega Montino – il momento è veramente difficile, in tante occasioni tocchiamo con mano una situazione economica che è diventata profonda, una precarietà che coinvolge tante famiglie che non sanno come fare ad andare avanti. Così, in collaborazione con la Asl, ho pensato di aprire una mensa sociale che verrà inaugurata a breve, speravo di riuscire a farlo prima di Natale ma l’abbiamo rinviata all’inizio dell’anno”.
I locali ci sono, quelli dell’azienda sanitaria che si trovano a largo dello Spinarello a Fiumicino, già attrezzati con cucine, una struttura a qualche centinaio di metri dalla sede comunale di via Portuense.
“In quell’edificio si trova anche una casa famiglia – aggiunge Paolo Calicchio, assessore comunale ai Servizi sociali – l’obiettivo ulteriore è anche quello di coinvolgere questi ragazzi, insegnare loro un mestiere nel campo della ristorazione e poi inserirli nel mondo del lavoro”.
Sotto gli uffici dei Servizi sociali in via degli Orti ogni mattina davanti al cancello c’è un capannello di persone: chi ha perso il lavoro, chi non ha più una casa, chi non ce la fa ad andare avanti con la pensione. Anziani, giovani, single, separati, la crisi non risparmia nessuno e tutti non sanno come fare. “Le risorse delle pubbliche amministrazioni sono quello che sono – dice Calicchio – ma noi cerchiamo di ascoltare tutti e dare loro almeno una speranza. Nel nostro Comune una mensa sociale non c’è mai stata, ora è arrivato il momento di aprirla in una struttura pubblica e con l’aiuto di fornitori che a costi bassi metteranno a disposizione gli alimenti. Non sarà la soluzione di tutti i problemi ma almeno è una mano tesa verso tutte quelle persone che si trovano in estrema difficoltà”.