Dopo le dimissioni del sindaco Mario Canapini, ieri sera il gruppo degli autosospesi ha stilato un comunicato che ribadisce la sua posizione. In sintesi: “non ci muoviamo di un millimetro, così come ha fatto il primo cittadino, e anche se sappiamo che l’arrivo del commissario non è una cosa positiva, se la crisi non viene risolta andiamo al voto”.

Dal titolo “giusto per fare un po’ di chiarezza”, il comunicato ripercorre la vicenda degli ultimi mesi, almeno dal punto di vista dei 9 consiglieri e dei 4 assessori. Chiarissimi alcuni passaggi, il primo: “È chiaro a tutti che una gestione commissariale del Comune per alcuni mesi non può essere considerata una cosa positiva ma è altrettanto chiaro che se una crisi politica non viene risolta il solo strumento democratico perseguibile è il ricorso alle urne”.
Il secondo: “la “questione rifiuti” ha rappresentato la cosiddetta goccia che ha fatto traboccare il vaso di una più complessiva situazione di disagio del gruppo consiliare del pdl nei confronti del Sindaco che con l’avvicinarsi della fine del suo secondo mandato, anziché coinvolgere sempre più apertamente le forze che lo sostengono nel governo della città garantendo così la crescita ed il protagonismo di una classe dirigente che nell’immaginario collettivo dovrà sostituirlo tra un anno e mezzo, sta operando esattamente in senso contrario amplificando ancor di più quegli atteggiamenti di unico ed assoluto protagonista della scena politica locale”.
Ancora: “al nostro grido di allarme il Sindaco ha pensato bene di rispondere non con il tentativo di trovare una soluzione politica che ridesse fiducia e stimolo alla sua maggioranza ma minacciando le dimissioni. In sintesi o così o tutti a casa”.
Dopo alcune critiche alla minoranza e soprattutto all’atteggiamento “speculativo ai limiti della decenza di alcuni esponenti della politica locale”, la stoccata finale: “piaccia o no, noi abbiamo posto sul tavolo delle proposte e delle condizioni politiche per terminare bene questa consiliatura ed aprire una stagione nuova per il futuro, altri nella migliore delle ipotesi hanno paura di andare al voto, nella peggiore (per la città), con la scusa del senso di responsabilità, sono a caccia di poltrone. A scanso di equivoci, da uomini liberi quali siamo, ribadiamo che non c’e’ alcuna volontà di far gestire il Comune ad un Commissario Prefettizio ma altrettanto chiaramente diciamo che se si pensa di risolvere la crisi politica che attraversa l’amministrazione comunale con questo ricatto per noi votare nel 2012 non sarà la fine del mondo”. 

Pubblichiamo integralmente il comunicato:

“Le dimissioni del Sindaco Canapini hanno scatenato nel nostro Comune una serie infinita ed incontrollata di dichiarazioni e pareri che, come era facilmente preventivabile, rischiano nella migliore delle ipotesi solo di creare confusione. Se e’ ovviamente comprensibile come lo stato di incertezza sulle sorti dell’amministrazione comunale generino preoccupazione nel variegato mondo dell’associazionismo ed in generale della società civile, ancor di più facile lettura è l’atteggiamento speculativo ai limiti della decenza di alcuni esponenti della politica locale.
È chiaro a tutti che una gestione commissariale del Comune per alcuni mesi non può essere considerata una cosa positiva ma è altrettanto chiaro che se una crisi politica non viene risolta il solo strumento democratico perseguibile è il ricorso alle urne.
È bene riepilogare le vicende che si sono succedute negli ultimi tre mesi impedendo che ci siano, come invece purtroppo sta accadendo facili dietrologie e speculazioni:
•    nel mese di giugno scorso, a seguito delle notizie di stampa che davano per decisa l’individuazione del sito per lo smaltimento dei rifiuti nel nostro comune a pizzo del prete, i sottoscritti consiglieri senza fare troppi calcoli e dimostrando assoluta libertà d’azione, hanno deciso di prendere una posizione forte e chiara: autosospensione fino al momento in cui la città di Fiumicino non fosse stata coinvolta direttamente in una decisione così importante per il futuro del nostro territorio.
•    la “questione rifiuti” ha rappresentato la cosiddetta goccia che ha fatto traboccare il vaso di una più complessiva situazione di disagio del gruppo consiliare del pdl nei confronti del Sindaco che con l’avvicinarsi della fine del suo secondo mandato, anziché coinvolgere sempre più apertamente le forze che lo sostengono nel governo della città garantendo così la crescita ed il protagonismo di una classe dirigente che nell’immaginario collettivo dovrà sostituirlo tra un anno e mezzo, sta operando esattamente in senso contrario amplificando ancor di più quegli atteggiamenti di unico ed assoluto protagonista della scena politica locale.
•    tale situazione politica, inoltre, si somma ad una situazione amministrativa complicata da gestire e che a nostro avviso necessita di un chiaro segno di discontinuità e di rinnovamento. L’autosospensione e le conseguenti dimissioni degli assessori e del presidente del Consiglio dimostrano senza ombra di dubbio alcun che il nostro obbiettivo non è conquistare o mantenere poltrone prestigiose, a differenza di ciò che da sempre avviene nel nostro paese, ma semmai  l’esatto contrario,  rischiare in prima persona con l’unico scopo di rilanciare una attività politica che risponda alle esigenze di oggi e nel contempo pianifichi un futuro di miglioramenti.
•    al nostro grido di allarme il Sindaco ha pensato bene di rispondere non con il tentativo di trovare una soluzione politica che ridesse fiducia e stimolo alla sua maggioranza ma minacciando le dimissioni. In sintesi o così o tutti a casa.
Rispetto a questa situazione che abbiamo voluto semplificare, che nella sostanza è esattamente come descritta, era chiaro che ci sarebbero stati i più disparati commenti,  di certo neanche noi immaginavamo come il timore di tornare al voto potesse scatenare le più subdole speculazione di alcuni “politici” locali.
Assistiamo da giorni alle “lezioni” morali e politiche di alcuni consiglieri che ci richiamano al senso di responsabilità attraverso articoli di giornale, a consiglieri dell’opposizione che con insulti gratuiti dimostrano, se ancora ce ne fosse bisogno, la loro inadeguatezza e mediocrità, incapaci di produrre uno straccio di alternativa politica ed avvezzi solo all’ingiuria ed alla speculazione becera delle posizioni politiche degli altri.
La realtà, che hai cittadini è assolutamente chiara, è che la minoranza non è stata in grado di presentare uno straccio di alternativa.
Piacciano o no, noi abbiamo posto sul tavolo delle proposte e delle condizioni politiche per terminare bene questa consiliatura ed aprire una stagione nuova per il futuro, altri nella migliore delle ipotesi hanno paura di andare al voto, nella peggiore (per la città), con la scusa del senso di responsabilità, sono a caccia di poltrone. A scanso di equivoci, da uomini liberi quali siamo, ribadiamo che non c’e’ alcuna volontà di far gestire il Comune ad un Commissario Prefettizio ma altrettanto chiaramente diciamo che se si pensa di risolvere la crisi politica che attraversa l’amministrazione comunale con questo ricatto per noi votare nel 2012 non sarà la fine del mondo.

I consiglieri comunali: Graux, Gonnelli, Sabelli, Buggini, Fantauzzi, De Vecchis, Marino, Paolini, Tomaino
Gli assessori: Boccaccini, D’Intino, Pascone, Martini