È una pratica comune che la multa venga inviata due volte anche se la contravvenzione è stata pagata? Sembra proprio di sì.
Una dietro l’altra, dal Comune di Fiumicino, stanno arrivando decine e decine di cartelle Gerit del 2010 pagate o prescritte. Per lo più sono multe. Vengono recapitate a casa. A fianco un bell’indirizzo: Fiumicino Tributi Via del Serbatoio n° 36. Peccato che l’indirizzo è sbagliato, il numero indicato, naturalmente, squilla a vuoto. Un cittadino si prende il suo bel giorno di permesso da lavoro, corre a Fiumicino facendosi dai 20 ai 40 chilometri a seconda della località, pagando per giunta il casello autostradale. Del tutto ignari, giungono all’indirizzo indicato e trovano un bel cartello con su scritto “Rivolgersi in Piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa n° 10”. Dopo 20 chilometri, si scopre che si tratta di una multa, pagata o prescritta. Insomma, il solito ritornello di un Paese strozzato dalla burocrazia, primo al mondo per questo tipo di disavventure. Ma è possibile che si debba fare tutta questa Odissea? E certamente, nei prossimi giorni, la situazione peggiorerà notevolmente con il rientro dei cittadini dalle vacanze. Questi ultimi, trovandosi sommersi dalle cartelle della Gerit, correranno presso gli uffici, aumentando un caos già esistente. Davanti a me c’erano una cinquantina di persone in fila, la maggior parte provenienti dal nord di Fiumicino, tutti con lo stesso problema. Quasi fosse uno scherzo. Ho provato a indagare un po’. Si contano almeno una quarantina di casi simili. Nonostante avessero pagato tutto e in maniera regolare, qualche anno dopo, hanno ricevuto un sollecito di pagamento dall’Agenzia delle Entrate. Bisognerebbe allora lasciar correre? Siamo ostaggio della burocrazia, di un Paese che le sta provando tutte pur di mandarci a gambe all’aria. Va infatti sottolineato che nell’attuale situazione organizzativa dell’ente, anche i dirigenti hanno le loro responsabilità. In ogni caso questa situazione rende evidente l’incapacità dell’amministrazione di gestire la grave situazione di disagio in cui si trovano i cittadini.

Emilio Erriu
Vice presidente dell’Associazione Crescere Insieme