<<danno fastidio, nessuno vuole sotto casa confusione, del resto questo è un vero quartiere residenziale mica come quello in via Agropoli>>. Quindi mi ha spiegato la strategia del costruttore: non metterli in vendita, tenere l’area  indivisa per qualche mese, quindi <<chiedere prima al Comune la trasformazione in uffici, per poi alla fine fare tutti appartamenti>>. Sono rimasto allibito ma adesso almeno è tutto chiaro, non ci sono più equivoci. E’ incredibile come questi signori credano di fare il bello e cattivo tempo, infischiandosene della convenzione, delle regole previste che vedevano nascere un centro residenziale anche con attività commerciali, non solo un enorme dormitorio”.