“L’occasione è importante per avviare un ciclo di iniziative di informazione tecnico-scientifica, per ora in forma divulgativa sulle tecnologie di incenerimento dei rifiuti, sulle patologie indotte da questi impianti e sulle modalità di contaminazione atmosferica delle polveri sottili – fa notare il portavoce del Comitato Massimo Piras – La possibilità che sia localizzato nel nostro comune, per ora in località Palidoro / Castel campanile, un impianto di smaltimento rifiuti sotto forma di inceneritore con annessa discarica di servizio ed impianto di preselezione del combustibile derivato da rifiuti, è del tutto giustificata (purtroppo) dagli atti ufficiali (delibera di giunta Canapini n. 111/2008) e dai contatti intercorsi per trattative con privati al fine di avere la disponibilità delle aree (Claudio Lauteri lo ha dichiarato al TG3 già il 27 maggio). Questa necessità di costruire un altro impianto di incenerimento, nonostante la raccolta differenziata sia ferma al 15%, è di totale interesse di Alemanno e di Ama, che vogliono costruire un impianto pubblico per sganciarsi da Cerroni ma operando le stesse scelte: nonostante la legge vigente Codice ambiente n. 152/2006 prescriva una precisa gerarchia di trattamento, che prevede riduzione-riuso-raccolta differenziata al 65% al prossimo anno – recupero di materiali e che  solo la parte residua possa essere smaltita in discarica od incenerita, nello “scenario di controllo” contenuto nella stessa proposta di Piano rifiuti adottata ed oggetto del dibattito in corso si continuano a prevedere SOLO impianti di smaltimento. Dobbiamo pertanto informare i cittadini dei pericoli per la salute pubblica derivata da queste tecnologie di combustione dei rifiuti, oltre a presentare la concreta alternativa da noi già inserita in una proposta di legge di iniziativa popolare ferma da 18 mesi in regione ed in attesa di deliberazione di validazione del Consiglio stesso urgente. Domani è annunciata la serrata delle discariche, tra cui Malagrotta, visto che moltissimi comuni del Lazio pare siano in ritardo con i pagamenti tra cui ROMA e Fiumicino, e questo potrà avviare una fase di emergenza entro le 48 ore successive dal momento che il lancio di agenzia di venerdì ha annunciato l’inoltro ai Prefetti del preavviso da parte dei gestori delle discariche. Il probabile commissariamento dei rifiuti da parte del presidente Polverini sarebbe l’ennesima sconfitta ai fini della programmazione ordinaria della gestione dei rifiuti che, come appare evidente nei paesi civili, si risolve solo con l’avvio della raccolta domiciliare e di semplici impianti di selezione meccanica dei materiali secchi e di compostaggio dei materiali organici”.