Il giorno dopo è ancora peggio. L’incidente che ha provocato la morte del daino e che solo per miracolo ha visto uscire indenne il 18enne alla guida dell’auto, a distanza di 24 ore non allenta la tensione. Via della Veneziana non è più una strada sicura, non è lo è per le persone che rischiano la vita al passaggio di questi animali e non lo è per i daini. Creature meravigliose che finora hanno pagato lo scotto maggiore della difficile coabitazione, ne ricordiamo almeno tre morti negli ultimi mesi. Dopo quello di eri, c’è l’episodio del 31 maggio, dopo una lunga agonia l’animale investito è morto il 2 luglio nel bosco, aveva le gambe spezzate. Nel maggio 2017 un altro daino, probabilmente investito, era stato trovato morto nel campo accanto all’ingresso dell’oasi.
Quello dei daini è ormai un caso, sono almeno una ventina quelli che attraversano la strada dall’oasi alla lecceta. “Dobbiamo mettere in protezione la strada – dichiara il sindaco Esterino Montino – ne ridurremo la velocità con dispositivi e segnaletica. Ma è importante per la sicurezza di tutti, persone e daini, che la proprietà delle aree, la Maccarese Spa con cui ho parlato, rinnovi le recinzioni per impedirne il passaggio da una parte all’altra”.
“Abbiamo insegnato a nostro figlio la prudenza alla guida – commenta ancora spaventato il padre del ragazzo – mai avrei pensato di doverlo mettere in guardia dai daini a Fregene”.