“Un nuovo incidente con il decesso di un esemplare di daino, ripropone con urgenza il problema della convivenza tra fauna selvatica e presenza antropica. È un miracolo che in un territorio così urbanizzato si conservi un’area naturale ricca di biodiversità. Lo si deve al Wwf e alla Maccarese SpA che nel 1986 hanno realizzato l’oasi. La quale è parte di un’area protetta più vasta, la Riserva Naturale Statale del Litorale Romano. Non sappiamo da dove arrivi il daino investito. Di certo non si può immaginare di confinare gli animali selvatici – ma anche le piante – in un recinto. Sarebbe la loro fine. Il successo della conservazione della Natura si misura proprio nella connessione tra aree naturali o seminaturali. Nella tristezza di un daino morto, si contrappone la conferma che la fauna selvatica è in crescita e si sposta in cerca di nuovi spazi. Un fenomeno diffuso in tutto il nostro Paese e che ha come origine, proprio da una maggiore tutela del territorio. Certo c’è ancora molto da fare. Come Wwf abbiamo chiesto alle Istituzioni competenti di mettere in moto tutte le azioni possibili a tutela della fauna, ma anche dei cittadini”.

Wwf Oasi