Questo gesto ha avuto lo scopo primario di commemorare il ricordo dei diciannove anni passati dalla Strage di Via D’Amelio, nella quale persero la vita il giudice Paolo Borsellino, e i cinque valorosi uomini della scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta e a cadere in servizio), Vincenzo Limuli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. L’Associazione da sempre attiva nella difesa della legalità e nel contrasto ad ogni forma di mafia o sopraffazione violenta vuole con questa semplice ma estremamente sentita cerimonia ricordare ancora l’eroico sacrificio di uomini morti per difendere la nostra Patria, affinché il loro martirio non sia stato vano e nell’uomo moderno non susciti solo un sentimento di lontananza e dimenticanza. È ormai per i membri dell’Associazione una sorta di dovere morale ed un impegno costante nella difesa della legalità che raggiunge il suo apice maggiore ogni anno nel corso del Premio Città di Fiumicino “Contro tutte le mafie” che ha visto nelle sue venti edizioni la presenza di personaggi del calibro del giudice Antonino Caponnetto, del Procuratore Nazionale Antimafia Piero Grasso, di Maria Falcone, Agnese Borsellino, e del Procuratore Aggiunto presso il Tribunale di Reggio Calabria Nicola Gratteri, uomo di spicco nel panorama della lotta alle mafie e della criminalità organizzata. E proprio la signora Agnese Borsellino, vedova del giudice, nell’ottobre del 1996 inaugurò il Largo dedicato a suo marito, particolarmente voluto e richiesto dall’Associazione Acis, per perpetrare il ricordo del sacrificio di un uomo immolatosi per il suo lavoro e per la difesa del nostro Stato.