Lo dice William De Vecchis , capogruppo Pdl di Fiumicino. “Una manovra, è bene ricordarlo, mai passata in commissione, mai discussa e approvata di sfuggita in giunta comunale. Non per questo ce ne siamo lavati le mani – sottolinea De Vecchis – Eravamo in maggioranza e quindi questo bilancio rimane un peso del quale ci siamo fatti carico, non approvandolo ma astenendoci. Abbiamo scelto lo strumento dell’astensione, che in un bilancio equivale a un’approvazione, per evitare di generare dubbi, incertezze o peggio disorientare i cittadini con un voto favorevole che sarebbe potuto apparire un “inciucio”. Credo che al di là di questi tecnicismi, già da domani, con la nomina delle commissioni consiliari, si debba immediatamente iniziare a lavorare per mettere sul tavolo i veri problemi e affrontarli di petto, superando sterili contrapposizioni che oggi non servono a nulla. Occupazione, rilancio dell’economia, del commercio e del settore edile. L’applicazione del quoziente reddituale, cardine del programma del centrodestra, attraverso il quale eliminare l’Imu, con un tetto riferito anche al valore dell’immobile, per le famiglie in difficoltà economiche. Lo studio per attenuare il peso della Tares su famiglie e imprese provate dalla crisi economica. La riscossione dei tributi che va affidato alla Fiumicino Tributi e non a Equitalia, puntando a un servizio più umano, meno costoso e sappia distinguere tra un evasore incallito da un imprenditore in difficoltà o un padre di famiglia colpito dalla crisi, valorizzando al tempo stesso una risorsa del nostro Comune che non va gettata a mare. Tutti temi che da domani vanno affrontanti in maniera decisa e sul quale l’opposizione è pronta a collaborare in maniera costruttiva se dalla maggioranza arriverà un segnale di apertura e distensione”.