“Un territorio ricco di siti archeologici privati al pubblico: il museo delle navi chiuso dal 2002, la splendida Necropoli di Porto aperta soltanto due giorni al mese, il porto di Claudio e Traiano, una bellezza pari a quella del Colosseo, accessibile soltanto la penultima domenica del mese – sottolinea De Vecchis –  Come primo firmatario di una mozione per la tutela dei siti archeologici presenti sul nostro territorio votata all’unanimità dal consiglio comunale proprio un anno fa, registro che nulla si è mosso. Anzi. Credo che la situazione stia peggiorando. Quello della Sovraintendenza è un atteggiamento non solo irrispettoso delle istituzioni ma soprattutto nei confronti del territorio, dei suoi cittadini e di un patrimonio comune abbandonato a se stesso. Valorizzare i nostri siti archeologici significa promuovere un progetto globale che possa inserire Fiumicino nei percorsi turistico-culturali della Capitale. La soluzione? Un protocollo d’intesa con la Regione Lazio e gli enti interessati per assegnare la gestione delle aree ad associazioni e ProLoco, ipotesi prevista anche dall’articolo 118 della Costituzione Italiana che tratta nello specifico la Sussidiarietà e quindi della possibilità di dare in gestione i beni comuni ad associazione riconosciute per meriti. Con questa iniziativa si potrebbe dare la possibilità di organizzare convegni, escursioni e visite guidate che riguardino i reperti storici del Comune, per rilanciare il turismo storico e culturale, facendo conoscere ai ragazzi e a tutti i nostri concittadini gli importanti reperti archeologici  presenti sul territorio di Fiumicino che oggi sono abbandonati inaccessibili e soprattutto lasciati nel più totale degrado. Spero che questa iniziativa abbia il supporto di tutte le forze politiche, della società civile, ma soprattutto di tutti coloro che hanno a cuore i beni culturali del nostro territorio”.