Sarà così la sua relazione che determinerà le modalità del futuro progetto, non sarà più possibile per i costruttori, come è avvenuto finora nei lotti vicini tra viale Viareggio e il Lungomare venduti ai privati, costruire senza curarsi delle essenze arboree e adattare a tavolino la volumetria alla superficie. La Dopo la delibera salvaville per Fregene arriva anche quella salvapiante. La Giunta comunale ha deciso di affidare all’agronomo il compito di censire tutte le essenze arboree nell’area del <<lungomare LM2>>, allo scopo di tutelare le specie protette che non potranno più essere eliminate per realizzare nuove edificazioni. Si tratta di ben 18 ettari di macchia mediterranea, la così detta <<Lente>>, un tratto di poco meno di un chilometro di lunghezza tra via La Plaia e via Gabicce a Mare, dove le società del gruppo Federici, Ares 2002 e Imbcap Spa, realizzeranno un imponente progetto di 60 mila mc, quello del <<Lungomare Centro>> di Fregene. L’amministrazione comunale, prima di dare esecutività alla proposta, intende procedere ad un vero e proprio censimento di tutte le alberature presenti nella zona. <<Entro un paio di mesi la ricognizione sarà completa – commenta Pasquale Proietti, assessore comunale all’ambiente – l’amministrazione ha voluto salvaguardare quel tratto di costa ad alta valenza ambientale. Un segnale importante ma anche un nuovo esperimento pilota. Come per altre iniziative, questa di Fregene potrebbe essere la prima esperienza di un genere da replicare in tutto il territorio comunale: censire ovunque e preventivamente le essenze arboree da tutelare>>. Perchè la delibera non ha certo obiettivi solo filantropici, <<tale documento verrà approvato da questa amministrazione e costituirà il riferimento per le ulteriori attività istruttorie relative alla redazione dei progetti planovolumetrici nell’area e per l’esame delle richieste di permesso di costruire>>, si legge nel testo. Quella appunto del lungomare centro dei Federici, il cui pezzo forte resta la grande piazza pedonale rialzata. Nella quale trovano spazio la piscina coperta, il centro sportivo, fitness e benessere, l’area congressi, il ristorante panoramico, il bar e il centro commerciale. Dalla “piazza mare” gli architetti prevedono un pontile rialzato, esclusivamente pedonale per la passeggiata. Intorno alla piazza, nella macchia mediterranea, l’immobiliare realizzerà un complesso turistico-ricettivo, una specie di albergo “diffuso”, formato da circa 200-250 unità residenziali, tra i 35 e i 50 mq. Saranno proprio queste le unità più a rischio della delibera salvapiante. Ma forse, in qualche modo, questa per la giunta Canapini è anche una risposta a Italia Nostra che, attraverso il suo presidente nazionale Giovanni Losavio, aveva indirizzato mesi fa un esposto al ministro per i Beni Culturali sulla <<distruzione della macchia mediterranea di Fregene ad opera delle nuove costruzioni che stanno sorgendo ovunque nel centro balneare>>.