Con “grande sollievo” per la popolazione locale e profondo dispiacere per la sua famiglia, Enzo Patrone dall’1 settembre ha lasciato dopo 13 anni l’edicola di viale Viareggio. Se iniziamo così questo breve ritratto di un compagno di viaggio della vita cittadina è perché, per primo Enzo, ha fatto dello scherzo e della battuta in suo modo di essere e di scherzare con tutti i suoi clienti che venivano salutati con l’immancabile “denghiu”. “Quando rilevai l’edicola l’1 novembre del 2001 – racconta Enzo – ero completamente digiuno di quel lavoro e soprattutto dei ritmi di vita che impone. Oltre alla sveglia prima dell’alba, il lungo orario e la rinuncia anche a un solo fine settimana libero, questo mestiere mi è costato molto sul piano familiare, non permettendomi di stare accanto, come avrei voluto, alle mie due figlie,in particolare alla prima, Federica, nata a settembre del 2001 quasi in coincidenza con il nuovo lavoro, e a Mathilda che ora ha sei anni. Molte incombenze quotidiane sono state così a carico di mia moglie, Monica Marini, a cui va tutta la mia gratitudine. Sul piano del lavoro, invece, credo che il mio più grande merito sia stato quello, soprattutto nei primi anni, di aver lungamente cercato e poi selezionato dei fornitori affidabili grazie ai quali ho potuto ampliare molto l’assortimento del negozio, rifornendolo sempre di tante le novità. Spesso anche in esclusiva, perché non ho mai rinunciato ad andare ogni settimana a visitarli in sede per vedere di persona le ultime offerte piuttosto che rifornirmi da catalogo e per soddisfare qualunque specifica richiesta della clientela. Un lavoro impegnativo ma anche ricco di soddisfazioni, come quando a Carnevale o ad Halloween il negozio si riempiva di abiti e maschere che richiamavano tanti bambini che ho visto crescere”.
Tutto merito di Enzo, aggiungiamo, perché oltre a diventare il “cartolaio amico” per la scelta sempre completa di articoli di cartolibreria, il suo negozio è stato un veramente un punto di riferimento importante per tante necessità quotidiane. Il tutto accompagnato sempre dal suo buon umore: “Ho lasciato l’attività perchè era ormai giunto il tempo di riprendermi un po’ della mia vita e sono felice di averlo fatto lasciandola a una coppia giovane, come Valeria e Gaetano, che sicuramente faranno bene. Confesso, però, che mi manca molto il contatto quotidiano con la gente, gli anziani, i bambini, con i quali si era costruito un rapporto d’amicizia e che con me si lasciavano andare perchè ho sempre cercato di trovare un modo di entrare in sintonia con ciascuno, con una battuta o un sorriso”.
Alle soglie dei suoi 50 anni il prossimo settembre, ma con la grinta e l’aspetto di un “pischello”, Enzo ora è pronto ad affrontare una nuova sfida, affiancando la cognata Deborah nella diffusione sul territorio del marchio di saponi biologici “Biolù”, ora disponibili anche per forniture di ristoranti e stabilimenti del litorale, dopo il positivo impatto della linea casa che Enzo ha proposto nell’ultimo anno di attività. Buon lavoro, Enzo, e ancora “denghiu”.