“Chiude due reparti, quello di oculistica, centro d’eccellenza dove venivano effettuati tra gli altri gli interventi alla retina. E quello di nefrologia, favorendo così la sanità privata e convenzionata e non realizzando alcun risparmio per le casse pubbliche – fa notare Calicchio – In tutto questo però non sento e non vedo i nostri governanti locali e in particolar modo i consiglieri De Vecchis, Gonnelli e l’assessore D’Intino, paladini della sanità fino all’altro ieri.  Il centrosinistra, pur con grande difficoltà, aveva avviato una vera opera di razionalizzazione del Grassi che aveva consentito di arrivare a un aumento dei posti letto disponibili. La struttura del Grassi è priva dell’eliporto e i lavori della piattaforma sono fermi da diverso tempo; come pure non si sa che fine hanno fatto i fondi, stanziati e poi stornati per esigenze di cassa, nella nuova finanziaria della Polverini, che servivano per realizzare la nuova palazzina per uffici e ambulatori nel presidio dell’ospedale Grassi, necessari per aumentare la disponibilità e introdurre nuove specializzazioni. Allo stesso tempo vengono tagliati posti letti  di medicina fisica e riabilitazione del CPO con atti unilaterali di grande democrazia e considerazione del territorio non tenendo conto dei  bisogni dei cittadini anche in termini di continuità assistenziale. Grazie alla Polverini ci troviamo di fronte ad una perdita gravissima in termini di offerta sanitaria pubblica che non può passare sotto silenzio, perché va a determinare una carenza importante anche sul nostro territorio che ha caratteristiche particolari sia per locazione degli abitanti su un vasto territorio”.