“Anche se i volumi delle materie differenziate (incluso l’umido) si sono sostanzialmente triplicati rispetto ai dati di Marzo, oggetto della precedente pubblicazione, si deve tener conto che invece la diffusione del servizio è passata dai circa 5.000 abitanti di Parco Leonardo e Pleiadi, ai circa 20.000 (con l’aggiunta di Fregene, Maccarese, Focene, ed al netto del numero dei turisti), e dell’avvio della modalità di raccolta porta a porta (notoriamente più efficiente di quella di prossimità attuata a Parco Leonardo) – prosegue la nota del Comitato – Di fatto non c’è invece quell’aumento percentuale che ci si aspettava, anzi, c’è un calo. Maggio è il primo mese di rilevazione completo sulle tre nuove località e quindi si è ancora in rodaggio, ma sembra che qualcosa non stia funzionando bene. Non sappiamo cosa, per capirlo sarebbe necessario avere alcuni numeri, come ad esempio, il numero di mastelli consegnati rispetto all’atteso, il tasso di evasione fiscale sulla TARSU, i volumi di differenziata attesi, il volume dell’indifferenziato raccolto, uno spaccato per località che consenta di capire se c’è un aumento dei conferimenti all’isola ecologica, anche se riteniamo che ai nostri fini, per capire se funziona o non funziona il servizio, è sufficiente ragionare sui volumi dell’umido raccolto (che generalmente è il 30-32% del totale, a cui sommare il materiale secco). E poi, come anche dichiarato dal Comitato Rifiuti Zero di Passoscuro, manca completamente una strategia di informazione continua ai Cittadini, un numero verde che risponda sempre e che sia informato, scarrabili che non siano fotocopia delle limitazioni di conferimento delle isole ecologiche stesse ma che facciano da complemento anche negli orari di disponibilità, la consegna dei mastelli anche a chi non deve pagare la Tarsu, un referente dell’amministrazione per ogni singola località che sappia valutare l’andamento del servizio e proporre i miglioramenti adatti nella specificità di ogni località stessa, l’uso degli scarrabili per le località non dotate di Isola Ecologica (a Maccarese come ad Aranova e nelle restanti località, quantomeno per il verde e gli sfalci). Crediamo che dopo l’avvio di Passoscuro, Torrimpietra e Fiumicino Nord (città), sia necessario capire cosa non funziona, e correggere mettendo a regime le località già avviate, altrimenti si procede alla cieca senza ottenere i risultati che la legge impone. Per non parlare dei costi che con questo fritto misto rischiano di aumentare, e della sfiducia che potrebbe insinuarsi tra i Cittadini. Vogliamo inoltre associarci alla denuncia del Comitato Fuoripista tornando a chiedere l’installazione di centraline di controllo su tutto il territorio per monitoraggio della qualità dell’aria, dell’acqua, del suolo e del sottosuolo. Che fossimo un Comune inquinato lo sapevamo da molto tempo eppure ogni volta che leggiamo notizie che parlano di quanto e come questo nostro territorio venga devastato ci stupiamo! Oggi è la volta di AdR: Aeroporti di Roma ammette che, assolutamente senza subire alcun tipo di pretrattamento, i liquidi dei processi di disoleazione vengono conferiti nei Canali di Coccia di Morte e delle Vergini! Cosa vuol dire questo? Semplicemente che chi deve controllare non lo fa oppure, se lo ha fatto, non è intervenuto per evitare che acque inquinate finissero nei canali di bonifica, quelli utilizzati per irrigare i campi e far crescere il cibo che mangiamo. Su Fiumicino, non ci stancheremo mai di ripeterlo, si concentra l’inquinamento derivante dall’aeroporto, dalla discarica e dall’inceneritore di Malagrotta, dal traffico veicolare delle due autostrade e della statale Aurelia, dalla centrale a carbone di Torrevaldaliga, dalla discarica di Cupinoro, dal deposito di scorie nucleari della Casaccia, dalle antenne di Cesano.È urgente il monitoraggio completo su tutto il territorio di aria, acqua, suolo e sottosuolo per capire quanto è compromesso il nostro territorio e cosa è necessario fare per recuperarlo e garantire a tutti noi la migliore qualità di vita possibile”.