Le associazioni hanno affidato a “Strategie Ambientali” l’incarico di effettuare controlli sui livelli di rumore. E lunedì scorso i tecnici hanno fatto i primi rilevamenti con risultati sorprendenti. Tra i 6 siti monitorati la situazione più grave appare quella in viale dei Polpi a Focene, dove i fonometri hanno evidenziato un livello medio pari a 82,4 decibel e un picco di 101,7. Ci sono poi i 91,7 decibel di picco registrati in via della Trigolana a Maccarese, i 95,4 decibel di picco in via della Muratella – Centro 20. E ancora gli 88 decibel di picco in prossimità dell’istituto “Leonardo da Vinci” in via di Maccarese, i 95,7 decibel di picco nel sito del campo sportivo di Fregene. “Contro un limite diurno, di altri comuni equivalenti, pari a 55 decibel, visto che a Fiumicino non esiste un limite ufficiale dato che la definizione stessa dei confini delle aree di rispetto è irrintracciabile”, spiega nel comunicato Legambiente. “I nostri dati al momento sono gli unici disponibili e rappresentano una situazione allarmante – commenta Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio – come si può in queste condizioni, anche solo pensare allo sviluppo nei prossimi anni dello scalo di Fiumicino?”. “Viene da chiedersi perché non sia stata effettuata sino ad oggi una indagine ambientale ed epidemiologica sull’impatto dello scalo di Fiumicino e in particolare sull’esposizione continua delle popolazioni locali e dei bambini al rumore, alle polveri sottili e alle emissioni di CO2 – rincara la dose Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio- eppure stiamo parlando del più grande aeroporto d’Italia”. “Penso che la Procura di Civitavecchia debba aprire un’inchiesta, a tale proposito presenteremo un esposto”, dichiara Angelo Bonelli, capogruppo regionale e presidente nazionale dei Verdi. “La verità comincia ad emergere – dichiara Florestano Bianchi, rappresentante del Comitato FuoriPISTA – molte sono le norme disattese all’aeroporto di Fiumicino, in particolar modo sulla salute pubblica. Anche noi vogliamo dire basta a questo Far West! Vogliamo il ripristino della legalità nell’interesse non solo locale, basta affari sulla nostra vita, sulla nostra salute, sulla terra che i nostri nonni hanno strappato alle acque paludose ai tempi della bonifica”. FuoriPISTA è un Comitato spontaneo di cittadini, al quale hanno aderito molti abitanti del Comune di Fiumicino (Maccarese, Fregene, Torre in Pietra e Aranova, Focene, ecc) alcuni dei quali discendenti dei primi bonificatori soprattutto veneti che resero abitabili queste terre; da agricoltori delle aziende medie e piccole che svolgono le loro attività sul territorio; da proprietari di civili abitazioni che subiranno l’esproprio per il raddoppio dell’aeroporto.