Stimato sottoufficiale che ben conosce il territorio per aver guidato lo stesso ufficio, all’epoca in via Bussana, dal ’91 al ’98, anno della sua chiusura. “Un incarico che ho accettato con entusiasmo perché a Fregene mi sento ormai di casa”, racconta Capuozzo in occasione di questa intervista che ci ha rilasciato proprio per far conoscere i compiti e le attività di questo presidio. “L’ufficio di Fregene – spiega – è alle dirette dipendenze della Capitaneria di Porto di Roma con sede a Fiumicino ed è stato voluto dal Comando Generale per disporre di un controllo più capillare e immediato nelle località ad alta affluenza turistica”. Insieme a lui, compongono l’organico due giovani militari di carriera e una impiegata civile, mentre, riguardo alle dotazione di mezzi, l’ufficio può contare su un fuoristrada, un gommone e, prossimamente, un quod indispensabile per la vigilanza sulla battigia. “Siamo operativi sette giorni su sette nel territorio assegnatoci, circa 18 km di costa che va dal Canale delle Acque Alte al Fosso Cupino a Palidoro”.Sebbene il passaggio alle Regioni, avvento nel 2000, di molte competenze sul Demanio, come il rilascio e il rinnovo delle concessioni, abbia ridotto i loro compiti, le competenze su cui esercitano il controllo rimangono di primaria importanza, sia riguardo la tutela della salute pubblica, sia in ambito di salvaguardia ambientale. “Su precisa indicazione dell’ammiraglio Pietro Maradei, Direttore marittimo e Comandante della Capitaneria di Porto di Roma, molta attenzione viene dedicata alle questioni ambientali – precisa Capuozzo – non è un caso se, per esempio, abbiamo dato subito la nostra disponibilità a raccogliere nel nostro ufficio i dati che vengono trasmessi dalla sonda che l’associazione “Maremoto” ha collocato nelle acque dell’Arrone. Vogliamo essere in prima linea su questo fronte, per questo collaboriamo a tutte le iniziative con gli enti interessati, vedi il “tavolo per il mare” organizzato dall’assessorato all’Ambiente del Comune per affrontare il problema dell’erosione della costa, un fenomeno che si sta manifestando con evidenza a partire dalla zona sud di Fregene. Inoltre, va ricordato che la Capitaneria dispone di un suo mezzo, con personale dell’Arpa Lazio, che esegue un costante monitoraggio delle acque”. Oltre ai temi ambientali, la Capitaneria esercita il controllo sull’applicazione delle ordinanze sia della stessa Autorità marittima che del Comune sulle attività balneari, la sicurezza dei bagnanti, la pesca, sino alla prevenzione dell’abusivismo nel Demanio, “un fenomeno per fortuna in forte in calo”. Ma come sono i suoi rapporti con i balneari? “Improntati alla massima collaborazione, sia perché con molti di loro c’è un rapporto di conoscenza consolidato, sia perché, negli anni, anche da parte di questa categoria è maturata una sensibilità alle problematiche della sicurezza e salvaguardia del territorio che facilitano il dialogo. Rispetto alla sicurezza bagnanti, per esempio, i rarissimi casi d’affogamento e i molti di salvataggio testimoniano il rispetto delle normative e questo non può che farmi piacere”. Ma in caso d’inadempienza? “I nostri controlli, sebbene inflessibili, non mirano alla sola repressione quanto ad essere “suggeritivi” di un comportamento corretto. Se questo non accade, possiamo elevare un’ammenda di 1036 euro per ogni infrazione, che sommate, possono rappresentare una bella punizione per gli inadempienti”. Il discorso si allarga a tanti altri argomenti, dagli accessi a mare a quello dell’ingresso libero sulla fascia dei 5 metri di battigia attraverso gli stabilimenti che spesso sono fonte di discussioni accese “causate principalmente dalla interpretazione fuorviante che viene data sulla normativa dai mezzi di informazione”. Senza dimenticare un tema che sta molto a cuore agli stessi balneari, la concorrenza scorretta degli stabilimenti balneari ministeriali. Vista la cortesia e la disponibilità che ci ha dimostrato, non mancheremo di approfondirli in altra occasione. “I nostri uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00, inoltre è sempre attivo il numero blu, 1530, della Capitaneria”, ricorda a tutti salutandoci.