“Tutta questa cosa è stata montata, si è trattato solo di voci, un fraintendimento, mi vergogno di tutto quanto è successo”. 
La dirigente della scuola Porto Romano di Fiumicino ha commentato così a Radio 24 la vicenda che ieri ha fatto il giro della Penisola, finendo su tutte le televisioni nazionali. 
La storia è nota, la bambina di tre anni, era appena tornata da un viaggio in Uganda insieme ai genitori e alla sorella quando è stata “accusata” di poter avere contratto l’ebola da alcune madri della scuola materna. Una paura incontrollata del virus si è diffusa quindi tra i genitori eppure, come racconta il padre della bambina, non c’era alcun motivo reale per immaginare che ci fosse qualche rischio. La bambina era stata sottoposta a tutte le analisi e non aveva mostrato nessun sintomo particolare, in Uganda poi il virus non si è mai diffuso. Un certificato medico di buona salute e la mediazione della preside hanno permesso a Chanel di tornare in classe lunedì scorso.
Ma la vergogna, con tanto di vetrina nazionale, rimane.