“Un disastro a cui Eni dovrà far fronte in termini di costi di bonifica, per il ripopolamento e per eventuali danni causati a colture agricole”. È il commento congiunto del Presidente Massimiliano Chiodi e dei consiglieri di maggioranza Erica Antonelli e Angelo Petrillo, a margine della Commissione Ambiente convocata d’urgenza sullo sversamento di cherosene nel canale di Maccarese, cui hanno partecipato anche il sindaco Montino, alcuni referenti Eni, la biologa del Comune, la dottoressa Pascucci, il Comandante della Polizia Locale Giuseppe Galli e il delegato della Protezione civile Alfredo Diorio. “In un territorio come il nostro – ha aggiunto Chiodi – ad alta valenza naturalistica, paesaggistica, agricola e archeologica, è già paradossale ospitare tutta una serie di impianti insalubri e di potenziale pericolosità. Se poi tale pericolo, così come è avvenuto, si trasforma realtà allora la parola giusta da utilizzare è disastro ambientale. Vorrei anche sottolineare l’assenza dell’Arpa al tavolo della Commissione, una grave mancanza nei confronti di un territorio già vessato da ogni forma di inquinamento. L’Amministrazione – ha proseguito – farà la sua parte e ha già inviato alla Procura un report dettagliato, ma ovvio che credo sia fondamentale la presenza di Eni e il supporto dell’Arpa”. “Sarà importante proseguire con i campionamenti delle acque ma anche dei terreni per capire il grado di inquinamento – ha detto la consigliera Antonelli, aggiungendo come sia “pesante l’assenza di Arpa. Come già richiesto da questa Amministrazione su questo territorio è necessario avviare subito un monitoraggio epidemiologico e ambientale: i danni subiti e i potenziali rischi degli impianti inquinanti sono sotto gli occhi di tutti. È ora che da questa tragedia tutte le istituzioni coinvolte e gli Enti competenti si attivino per garantire la sicurezza e salubrità di questo territorio con più controlli e con il monitoraggio. Siamo ancora in attesa dei fondi Iresa, intanto il nostro territorio perde i sui pezzi più pregiati”. “Si è trattato di un vero e proprio disastro ambientale – ha concluso Petrillo – e il risalto e l’attenzione da dare a questa situazione deve riguardare tutti i livelli governativi dello Stato. Deve essere fatta bonificare l’area, ma da oggi in poi devono essere chiare e certe le attività di risanamento e monitoraggio. L’incontro di oggi sottolinea la gravità del danno ma soprattutto vuole mettere in campo tutte le procedure necessarie per intervenire immediatamente e riportare quel pezzo di territorio alla normalità”.