Dopo le violente mareggiate della scorsa primavera che hanno provocato ulteriori gravi perdite di tratti di spiaggia del litorale sud di Fregene, con danni ingenti agli stabilimenti balneari (La Perla, Point Break, il Tirreno, La Nave, etc…) vi sono stati numerosi incontri con le autorità della Regione Lazio preposte e con i rappresentanti del Comune di Fiumicino. Sono apparsi articoli allarmanti sui giornali nonché servizi televisivi su diverse reti locali e nazionali. A tal punto la macchina regionale ha promesso interventi strutturali, sia “temporanei”, al fine di garantire la fruibilità dei luoghi durante l’imminente stagione estiva, sia “definitivi”: il 15 giugno dovevano iniziare i lavori di rafforzamento dell’argine del Collettore generale delle acque alte (che sfocia subito a monte del primo stabilimento), e a settembre doveva essere posizionato in mare il “geotubo” antistante i tratti danneggiati, atto a contenere il fenomeno. Finora le promesse non sono state mantenute e la spiaggia ha continuato a scomparire. Se non si interviene immediatamente l’erosione farà sparire ulteriormente tratti di spiaggia mettendo letteralmente in ginocchio tutta la località che vive grazie principalmente al turismo estivo balneare. Il silenzio inquietante e l’immobilità  della Regione Lazio, le assicurazioni e le promesse che la Regione più volte ha assicurato e non ha mantenuto con interventi atti a risolvere la situazione, ha spinto la Pro Loco di Fregene e Maccarese a organizzare un incontro presso Il Tirreno con i rappresentanti delle associazioni dei balneari (Simonetta Mancini per l’Assobalneari e Sarah Lollini per Federbalneari), con i titolari degli stabilimenti attualmente danneggiati, rappresentati degli esercenti e delle attività commerciali (Franco Del Monaco, presidente Confcommercio Fiumicino) insieme ad alcuni cittadini fortemente motivati e preoccupati. Lo scopo della riunione era quello di fare il punto della situazione e di valutare azioni concrete e mirate a ottenere la soluzione di quello che ormai non è più solo un problema per alcuni stabilimenti del versante meridionale, ma rappresenta una grave minaccia per tutta la zona costiera di Fregene e, in prossimo futuro, di Maccarese.
La Pro Loco ha proseguito nei mesi di Agosto e Settembre nella raccolta firme per presentare una petizione alla Regione, dopo aver contribuito all’inizio dell’estate insieme ad gruppo di residenti e non, amanti della nostra cittadina, alla raccolta via internet e facebook (www.avaaz.org e www.prolocofregene.com).  Dopo aver superato in brevissimo tempo le 2500 firme si è deciso di agire anche in altre direzioni e, pertanto, è stato convocato l’incontro di ieri.
Vi è stata pressocché unanimità nell’analisi delle cause e delle possibili soluzioni e si è deciso di muoversi su diversi fronti, coinvolgendo in primis il Comune di Fiumicino (che si è mostrato sensibile al problema in più occasioni) ma che –istituzionalmente – non ha competenze in merito.
Nei prossimi giorni rappresentanti del gruppo di lavoro porteranno all’Assessorato regionale l’elenco delle firme sollecitando ulteriormente gli interventi promessi. Si sta varando, inoltre, l’idea di organizzare eventi mediatici – anche di protesta popolare – qualora l’immobilità della Regione dovesse perdurare. La riunione si è conclusa dopo diverse ore di concreto e costruttivo dibattito con l’indicazione alla Pro Loco di organizzare un prossimo incontro in cui si cercherà di allargare la partecipazione e, al tempo stesso, si decideranno le ulteriori iniziative di protesta.

Giovanni Bandiera, Presidente Pro Loco Fregene-Maccarese