Polemiche a Ravenna per la commemorazione di Ettore Muti, militare e segretario del Partito nazionale fascista. Dove Muti è nato il 22 maggio del 1902 per poi essere giustiziato a Fregene nella pineta il 24 agosto del 1943. Il sindaco, Michele De Pascale, pur non vietando la cerimonia funebre che si svolgerà oggi 21 agosto nel cimitero monumentale di Ravenna, ha inviato una lettera al prefetto e al questore chiedendo “di porre in essere ogni azione di loro competenza per evitare che la cerimonia possa assumere le caratteristiche degli anni precedenti” e quindi vietare  “ogni atto o comportamento indecoroso o incompatibile con una cerimonia rispettosa dell’ordine democratico”, in particolare “l’ingresso alle persone munite di bandiere, drappi o vessilli e ogni tipo di orazione”.
Nei giorni scorsi l’Anpi, i parlamentari Giovanni Paglia e Andrea Maestri e la lista civica Ravenna in Comune avevano chiesto che la cerimonia fosse vietata.
“Lo faccio premettendo che come sindaco di una città Medaglia d’oro al valor militare della Resistenza, che ha fatto e continuerà a fare dell’antifascismo uno dei pilastri fondanti del suo vivere civile, non sottovaluto affatto manifestazioni come questa, che ritengo ancor più pericolose nel clima di intolleranza, odio e xenofobia che sempre più sta divampando in ogni angolo del mondo”, ha aggiunto De Pascale.