Non tutti sanno che, “la casa o villetta del guardiano”, come si chiamava originariamente, con la sua torretta, le arcatelle cieche, è un piccolo capolavoro dell’architettura prerazionalista. È stata realizzata nel 1925 su progetto del celebre architetto Pietro Aschieri (1889-1952) ingegnere, urbanista, architetto e scenografo. L’edificio è a due piani, più un seminterrato, ospita due appartamenti indipendenti. Al piano rialzato c’era lo sportello polifunzionale, mentre al primo si trova ormai da più di dieci anni la sede della Biblioteca “Gino Pallotta” con i suoi volontari. Che si prendono cura anche del giardino dove d’estate si svolgono conferenze, dibattiti, presentazione di libri, apprezzati da tutti. La proprietà della villa storica è del gruppo Federici, il quale l’aveva messa a disposizione del Comune attraverso un comodato gratuito. Ma visto che il Comune la riconsegnerà alla società, che fine farà l’edificio e la stessa biblioteca Pallotta ospitata al suo interno? È vero che la villa non può essere demolita – né frazionata – in virtù della delibera comunale approvata che preserva gli edifici storici. Ma è certo che la posizione in cui si trova e l’ampio giardino, fanno gola a molti. La casa del guardiano è uno dei pochi edifici storici di Fregene rimasti ancora intatti, possiamo sperare di vederla così ancora per molti anni?