Una leggera brezza di libeccio è stata sufficiente per trasportare dalla foce del canale tra Focene e Fregene una marea di acqua putrida con alghe. Le avvisaglie fin dalla sera prima, con la scia che dal largo dove era uscita con la marea notturna si riavvicinava alla riva. Alle 13.00 i primi trenta metri di mare, dalla foce fino al Villaggio dei Pescatori, erano ormai compromessi. A questo punto bisognerebbe veramente pensare ad una “class action”, non è possibile che si debba sperare nel vento favorevole per avere un acqua marina decente e che nessuno si preoccupi di limitare i danni della fuoriuscita dell’acqua dai canali interni della Bonifica.