È questo il contenuto della delibera, votata dalla maggioranza di centrosinistra con il parere negativo dell’opposizione, che di fatto rappresenta l’atto di indirizzo con il quale l’amministrazione comunale stoppa l’ampliamento dell’aeroporto. Nello stralcio della delibera che si oppone a Fiumicino 2 si “esprime il dissenso e il parere contrario all’espansione aeroportuale all’interno della Riserva naturale statale”. In più c’è anche la contrarietà al trasloco dei volo low cost su Fiumicino “in quanto determinerebbe una ulteriore componente di aggravio dei fenomeni di inquinamento ambientale e da elettromagnetismo, per i quali viene anche chiesto di verificarne il livello di rischio”. “Siamo di fronte non solo a un atto programmatico importante – ha dichiarato il sindaco di Fiumicino Esterino Montino a proposito del no al raddoppio dell’aeroporto – ma a un atto di assoluta chiarezza. Non si può più proseguire nell’ambiguità, perdere tempo, dare l’impressione a chi sta decidendo, non domani, ma oggi stesso, che il Comune non si sta interessando dell’aeroporto. Serviva un atto di chiarezza importante e solenne, non una presa di posizione del sindaco e della Giunta ma dell’istituzione più alta che abbiamo, ovvero il Consiglio comunale”. “Ribadiamo il nostro no al raddoppio dell’aeroporto e a qualsiasi ampliamento oltre l’attuale sedime”. Lo ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica del Comune di Fiumicino Ezio Di Genesio Pagliuca, illustrando in Consiglio l’atto di indirizzo sul sistema aeroportuale e sul sistema della mobilità della città di Fiumicino, già approvato in Giunta. “La nostra priorità – ha aggiunto – è l’ammodernamento delle infrastrutture esistenti e il loro miglioramento, così da equiparare Fiumicino ai livelli degli altri scali europei. In un periodo di crisi, oltre al lavoro, non possiamo inoltre non tenere in considerazione, quando si parla di raddoppio dell’aeroporto, le ricadute a livello ambientale e di inquinamento”. “Con questo atto – sottolinea il presidente del consiglio Michela Califano – mettiamo definitivamente la parola fine al trasferimento dei low cost a Fiumicino, al raddoppio dell’aeroporto e al progetto di ampliamento del sedime nel quadrante centro nord del territorio che graverebbe in modo abnorme sugli equilibri degli ecosistemi, primo fra tutti il complesso delle vasche di Maccarese, e determinerebbe un appesantimento di tutti gli inquinanti sui centri abitati adiacenti o limitrofi al sedime attuale. L’aeroporto ha bisogno di un riordino funzionale e una riorganizzazione. Qui si innesterà l’Interporto che si trasformerà in un centro di logistica fondamentale a servizio del Leonardo Da Vinci”.