Così tre dipendenti dello scalo romano hanno pianificato il furto nei minimi dettagli sicuri di non essere scoperti. Dopo aver studiato il traffico di bagagli e scoperto che un carico in partenza, depositato nell’area merci dell’aeroporto, conteneva orologi di pregio, hanno iniziato la delicata operazione. Spostando alcuni container utilizzati per le spedizioni riusciti a creare una zona nascosta alle telecamere installate all’interno dei magazzini. Proprio qui hanno poi trasferito i bagagli per poter agire in tutta tranquillità e  “alleggerire” il carico. Il furto però è stato scoperto nel corso di un controllo doganale e ha dato il via a una lunga indagine condotta dall’agenzia delle dogane e dal gruppo della Guardia di finanza di Fiumicino. I funzionari, grazie al supporto dei sistemi di sicurezza dell’aeroporto e grazie all’assistenza della società logistica dell’area merci dello scalo, sono riusciti a ricostruire il piano e ad individuare i tre responsabili. Nel corso di una perquisizione domiciliare è stata ritrovata la refurtiva in casa di due dipendenti, denunciati per furto aggravato e sospesi dal lavoro. Un terzo operaio coinvolto nel piano è stato invece arrestato. Nella sua abitazione è stato scoperto e sequestrato un chilo e mezzo di droga, tra cocaina, hashish e altre sostanze allucinogene, oltre a bilancini di precisione e sostanza da taglio. (Affaritaliani.it)

Così tre dipendenti dello scalo romano hanno pianificato il furto nei minimi dettagli sicuri di non essere scoperti. Dopo aver studiato il traffico di bagagli e scoperto che un carico in partenza, depositato nell’area merci dell’aeroporto, conteneva orologi di pregio, hanno iniziato la delicata operazione. Spostando alcuni container utilizzati per le spedizioni riusciti a creare una zona nascosta alle telecamere installate all’interno dei magazzini. Proprio qui hanno poi trasferito i bagagli per poter agire in tutta tranquillità e  “alleggerire” il carico. Il furto però è stato scoperto nel corso di un controllo doganale e ha dato il via a una lunga indagine condotta dall’agenzia delle dogane e dal gruppo della Guardia di finanza di Fiumicino. I funzionari, grazie al supporto dei sistemi di sicurezza dell’aeroporto e grazie all’assistenza della società logistica dell’area merci dello scalo, sono riusciti a ricostruire il piano e ad individuare i tre responsabili. Nel corso di una perquisizione domiciliare è stata ritrovata la refurtiva in casa di due dipendenti, denunciati per furto aggravato e sospesi dal lavoro. Un terzo operaio coinvolto nel piano è stato invece arrestato. Nella sua abitazione è stato scoperto e sequestrato un chilo e mezzo di droga, tra cocaina, hashish e altre sostanze allucinogene, oltre a bilancini di precisione e sostanza da taglio. (Affaritaliani.it)