Si è conclusa così la vicenda della coppia romana che si è ritrovata a dover sborsare una cifra da capogiro per andare al Pigneto dall’areoporto di Fiumicino: 130 euro per percorrere una trentina di chilometri. Il raggiro risale a qualche giorno fa. “Stavamo aspettando un taxi fuori, accanto alla corsia riservata, quando un’auto bianca con la scritta “6645” sulla fiancata si avvicina e l’autista ci dice che era a fine servizio e stava rientrando a Roma con suo cugino. Eravamo stanchi, la vettura sembrava regolare e ci siamo fidati. Poveri noi”. Così inizia il racconto fatto dai due al Corriere della Sera. Come finisce? Tra rabbia e paura su via Casilina dove il tassametro, palesamente manomesso, segna ben 90 euro ai quali se ne sono aggiunti come per magia altri 50, pretesi dall’autista adducendo un presunto errore del cliente nel pagamento della corsa.
Fortuna che la coppia, per quanto intimorita, ha mantenuto il sangue freddo riuscendo a segnarsi la targa della vettura che ha permesso agli agenti del commissariato Porta Maggiore di far scattare le indagini. In breve i poliziotti sono risaliti alla cooperativa di taxi e al titolare della licenza, che ha indicato nel figlio la persona alla quale quella sera aveva affidato il taxi per fare ritorno a casa.