A notare per primi il corpicino nelle acque del Tevere due ragazzi romani, verso le 14.30 di ieri sono stati i nipoti di un cliente del Circolo Tre Nodi di Fiumicino, che hanno visto incastrato al molo la testa del bimbo e un braccio. Immediatamente hanno avvertito un collaboratore del Circolo che è andato a vedere, che è poi tornato sconvolto per chiamare la polizia. Alle 18.00 il cadavere del bambino è stato recuperato dai sommozzatori e trasportato presso l’istituto di medicina legale dove verrà effettuata l’autopsia. Subito si è pensato che si possa trattare del cadavere del piccolo Claudio, gettato dal padre il 4 febbraio scorso nel Tevere dalla zona di ponte Mazzini. Ma solo l’esame del Dna potrà confermarlo con sicurezza.