Il livello dei canali si è abbassato ancora e tutto il bacino all’improvviso si è svuotato. Solo ieri oltre 70 appartamenti sono stati liberati dagli autospurgo grazie alle autorità civili e militari intervenute con mezzi e uomini coordinati dai tecnici dell’assessorato comunale ai Lavori Pubblici. “Rimane ancora qualche casa e qualche giardino allagato, su cui si interverrà nelle prossime ore, ma la situazione è nettamente migliorata”, dice l’assessore Angelo Caroccia. Cosi sono state riaperte al traffico anche via Valderoa, via Moccia, via Zanusso, via Foscolo Montini, via Antoniol, via Verrotti e vie adiacenti.

In via Foscolo Montini, la strada simbolo dell’alluvione, da dove sono state evacuate tante famiglie, ieri pomeriggio la gente girava a piedi e in bicicletta con le persone, quasi incredule, che sembravano domandarsi dove fosse finita la marea. “Solo giovedì sera in strada c’erano 40 centimetri di fango, ieri era sparito tutto – racconta Elisa Belleci che abita in quella via – Sono venuti con ogni tipo di pompa, hanno svuotato i viali, le case. Adesso mi sembra tutto così strano, una magia. Guardo la via, la casa, poi chiudo gli occhi e mi chiedo se non ho fatto un brutto sogno”. Elisa è stata tra le prime ad accorgersi dell’allagamento il 31 gennaio, alle 6 del mattino le è saltato il salvavita, è scesa dal letto e si è trovata con l’acqua fin sopra le caviglie. Insieme al marito ha preso i due bambini che dormivano e li ha portati della madre che abita al primo piano ma da casa non sono riusciti a portare via niente. Ieri per la prima volta sono ritornati dentro: “abbiamo cominciato a buttare via le cose, il letto, i materassi, i vestiti, le foto dei bambini e del matrimonio, è tutto impregnato dall’acqua infetta delle fogne, la puzza è insopportabile. Non so se e quando potremo tornare a casa, anche le mura sono bagnate e impregnate di miasmi, bisognerebbe asciugarli e disinfettare tutto”.

Restano 151 le persone assistite dai servizi sociali che hanno trascorso ieri la notte in strutture alberghiere messe a disposizione dal Comune, mentre da 1000 sono scesi a 500 i pasti distribuiti alle persone in difficoltà, tra pranzo e cena.

E che l’emergenza sembri davvero finita, salvo l’arrivo di nuove piogge che ieri sera non sono mancate, si capisce anche dal fatto che buona parte dei soldati inviati sono stati richiamati alla Cecchignola.

“A nome di tutta la cittadinanza desidero ringraziare il Prefetto di Roma Pecoraro, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Claudio Graziano, il generale Pietro Luigi Monteduro e tutte le donne e gli uomini del Sesto Reggimento Genio Pionieri e del Ventunesimo Reggimento Genio Guastatori di Caserta che, in questi giorni così difficili per il nostro territorio, si sono adoperati per aiutarci nell’emergenza, hanno fatto un grandissimo lavoro – ha dichiarato il sindaco Esterino Montino – ieri sera gran parte dell’esercito è andato via, resterà una squadra con due idrovore e il personale necessario per continuare ad assistere la popolazione”.

Se i militari tornano nella capitale, sono oltre 100 i cittadini che, rispondendo all’appello del Comune, hanno offerto la propria disponibilità e si sono presentati come volontari per aiutare le famiglie in difficoltà.