Non è pochi giorni che sta lì. Sono mesi ed è stata più volte segnalata dai residenti, ma mai nessuno è intervenuto per rimuovere quei segni incivili della mano umana. E più passa il tempo più aumenta di dimensione. Anzi, negli ultimi giorni la situazione sta precipitando. In un ambiente naturale in cui vivono molte specie animali, come i bellissimi aironi, e a ridosso dell’oasi WWF di Macchiagrande è davvero vergognoso vedere gettati un divano, un ombrellone, calcinacci, bottiglie di plastica, barattoli di alluminio e addirittura pezzi di eternit e le foglie di una palma molto probabilmente segnate dall’attacco del punteruolo rosso. E la cosa più grave è vedere adagiata nel canale, che ha sbocco nel mare, una lavatrice. Questo potrebbe far pensare che nel fondale potrebbero esserci anche altri rifiuti. Si fa tanto per difendere la natura, per migliorare la qualità delle acque, ma si fa sempre troppo poco per fermare certi pseudo-uomini che andrebbero puniti con pene esemplari. Via delle Acque Basse dovrebbe essere un ambiente incontaminato, invece è diventato un museo di rottami. A questo punto serve un rapido interevento per bonificare la zona e per metterla in sicurezza da questi vili attacchi.