“Il motivo della dimostrazione di protesta è semplice – spiega il presidente del Comitato Massimiliano Chiodi – inizialmente avevamo programmato per il 23 maggio 2010 la prima delle tre domeniche ecologiche che si sarebbero dovute spalmare nell’arco della stagione estiva, ma la conferma della collaborazione dell’Area Ambiente del Comune ci è pervenuta tramite mail solo quattro giorni prima dalla data stabilita. Chiaramente con tempi così stretti non saremmo riusciti a dare la giusta enfasi a una lodevole iniziativa su un tratto di spiaggia libera, dal chiosco Baraonda allo stabilimento Lido, che versava in condizioni pessime e che necessita tutt’ora di un intervento quotidiano. Così ci siamo rivolti agli uffici dell’Area Ambiente di via del Buttero a Maccarese per far procrastinare di una settimana l’evento. Pertanto, dopo aver ricevuto la rassicurazione circa la raccolta rifiuti da parte di una squadra della Fiumicino Servizi per lunedì 31 maggio, abbiamo fatto partire la campagna promozionale della giornata ecologica. Sull’arenile, nonostante le incerte condizioni meteorologiche, si sono presentati cinquanta volontari, oltre ai membri del direttivo e ad alcuni soci della nostra associazione. Purtroppo però le cose non hanno avuto un corso secondo programmi. Infatti, nessuno è intervenuto per rimuovere i sacchi accatastati in via delle Emarginule, che si affaccia sul tratto di spiaggia interessato, peraltro a ridosso di una recinzione di un privato, a cui vanno anche le nostre scuse per la situazione venutasi a creare. Oltre il danno, c’è stata la beffa nel vedere di giorno in giorno aumentare la quantità di rifiuti, evidenziando tutta l’inciviltà anche da parte delle persone. Per questo motivo abbiamo voluto dare un segnale concreto del nostro malumore attraverso un atto dimostrativo in forma pacifica. Perché è evidente che le parole non servono a niente”. Ed in effetti, dopo che un assessore comunale ha assistito casualmente alla protesta, a Focene si è recata una squadra della Fiumicino Servizi. Troppo tardi, però.