Si parlerà di Iresa, ovvero dell’imposta che le compagnie aeree devono pagare alla Regione per le emissioni sonore provocate dagli aerei. Il ricavato di essa deve essere “destinato prioritariamente al completamento dei sistemi di monitoraggio acustico,  al disinquinamento acustico e all’eventuale indennizzo delle popolazioni residenti nelle zone A e B dell’intorno aeroportuale”. I dati sull’inquinamento acustico rilevati dall’Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione  Ambientale) negli ultimi due anni – gli unici disponibili da quando nel 1960 è stato realizzato l’aeroporto – indicano che in alcune zone del Comune ed in modo particolare in alcuni periodi dell’anno e durante la notte i limiti di legge di rumorosità vengono sistematicamente superati. Da ricerche internazionali e nazionali sappiamo che ciò provoca gravi danni alla salute e crea disturbi dell’apprendimento nei bambini. “Per questo intendiamo informare la popolazione – dice Barbara Concutelli, presidente del “Nuovo Comitato Cittadino Focene” –  e avviare la richiesta da parte dei cittadini alla Regione Lazio e al Comune di Fiumicino affinché utilizzino i fondi disponibili in bilancio a partire dal 2013, secondo quanto stabilisce la legge e cioè per sistemi di monitoraggio, disinquinamento ambientale (rimboschimento, dune artificiali, ecc.), insonorizzazione delle abitazioni ed eventuale indennizzo. Altri due punti fondamentali dell’assemblea sono lo spinoso caso della dividente demaniale che aveva inglobato al suo interno oltre 500 famiglie e il funzionamento delle consulte cittadine.  Per l’occasione sono stati invitati Massimiliano Chiodi (presidente della commissione ambiente del comune di Fiumicino), Angelo Petrillo (presidente commissione servizi sociali), Marco Sanna (coordinatore consulte cittadine).