“Il litorale laziale in tutta la sua estensione, dalla maremma laziale a Minturno, non ha nulla da invidiare alle regioni limitrofe ed è quindi grave che siano state soltanto 4 le bandiere blu assegnate, tutte, tra l’altro, nel sud della Regione” ha dichiarato a Il Messaggero online il presidente, e fin qui nulla da ridire. Poi, però, ha subito aggiunto: “l’alto Lazio, e ancora di più il litorale romano, dove spicca la perla del Tirreno Fregene, devono impegnarsi ad individuare tutti i fattori che inquinano e impoveriscono quella parte di mar Tirreno che bagna le nostre coste ed intervenire con urgenza al loro recupero. Ne guadagnerà l’ambiente, marino e non, la bellezza del luogo, la pesca e di molto l’economia della nostra regione, soprattutto attraverso l’incremento occupazionale per lo sviluppo di strutture turistiche ricettive. Che questa edizione delle Bandiere Blu sia da monito e stimolo per la salvaguardia del nostro tesoro costiero per il prossimo anno”.
Ebbene sì, questa è la è prova provata che il presidente Carlino è stato di parola. Aveva promesso impegno e studio per capire una materia complessa come l’ambiente e la sua tutela, e ora dopo tante fatiche i risultati si vedono. Sono quindi le località come Fregene, dove il presidente possiede una bella villa e che quindi avrà avuto modo di conoscere a fondo nelle sue problematiche, che, vale la pena ripeterlo,  “devono impegnarsi ad individuare tutti i fattori che inquinano e impoveriscono quella parte di mar Tirreno che bagna le nostre coste ed intervenire con urgenza al loro recupero”. Niente scuse quindi, l’inquinamento del mare è un problema nostro e da noi deve essere risolto; la Regione, con tutte le sue commissioni e agenzie varie – sembra sottintendere Carlino – non possono fare nulla né hanno competenza su queste materie. A questo punto, sembra dirci il presidente, è arrivata l’ora di smetterla di lagnarsi e di andare tutti in spiaggia con paletta e secchiello e retini per ripulire l’arenile e il mare, e bisogna fare pure presto perché, oltre all’ambiente e la bellezza del luogo, a guadagnarne sarà “l’economia della nostra regione, soprattutto attraverso l’incremento occupazionale per lo sviluppo di strutture turistiche ricettive”.