“E sono state inoltre già previste le relative somme”, fanno notare i membri del Comitato FuoriPista. “ Date le numerose incongruenze rilevate dal Comitato FuoriPISTA nella documentazione presentata da ENAC-AdR, riteniamo possibile inserirsi nel procedimento già aperto da altre associazioni contro il DPCM, presentando ricorso ad adiuvandum al TAR del Lazio per i punti inerenti gli espropri – fa notare con una nota il Comitato – Visti gli atti assunti dall’attuale Amministrazione Comunale contro il progetto di Raddoppio – Atto di indirizzo del 31 luglio; Accordo tra Ministero, Regione e Comuni di Fiumicino e Roma per l’estensione della Zona 1 della Riserva; Documento dell’ANCAI affinché l’ANCI presenti la questione di Fiumicino alla Conferenza Stato-Regione – e considerato che, in analoghe circostanze, molte amministrazioni comunali non esitano a intraprendere anche per vie legali la tutela dei propri cittadini, abbiamo ritenuto che il Sindaco se ne sarebbe fatto carico predisponendo il Ricorso. A tale scopo, già nell’incontro del 26 giugno abbiamo posto al Sindaco la richiesta di ricorrere al TAR. Tale richiesta è stata più volte riproposta con lettere al Sindaco ed a tutti i Capigruppo, di maggioranza e di opposizione, chiedendo una mozione che impegnasse al Sindaco e la sua Giunta ad avviare il Ricorso, tenendo conto che i tempi erano stretti essendo la prima udienza fissata al 18 dicembre. L’unico a presentare molto per tempo la mozione da noi sollecitata è stato il Movimento 5 Stelle. Grazie alla diretta streaming del Consiglio Comunale del 30 ottobre, abbiamo potuto assistere al tentativo di guadagnare ulteriore tempo da parte della Presidente, che lo ha motivato dicendo che al momento non ci sarebbe stata la maggioranza necessaria ad approvarla. Il 6 novembre scorso abbiamo assistito alla seduta della V Commissione Consiliare, convocata per esaminare la suddetta mozione; la Presidente del Consiglio e i consiglieri intervenuti hanno liquidato in modo sbrigativo, superficiale e formale l’intera questione, rivelando di non conoscere il contenuto del DPCM e dei suoi relativi allegati. Prendiamo atto che alle nostre numerose comunicazioni e alle nostre ripetute dichiarazioni a mettere a disposizione dell’Amministrazione le conoscenze acquisite in 5 anni di impegno, non è seguita nessuna risposta, nonostante il gran parlare di partecipazione dei cittadini. Nella sostanza, abbiamo constatato la mancata volontà politica della maggioranza di assumere un ruolo attivo nella difesa dei cittadini, dell’ambiente e del territorio. Ancora una volta le persone sono lasciate sole ad affrontare un problema molto concreto che riguarda gran parte del territorio comunale e che non ha “colore politico”. Coloro che oggi siedono nel Consiglio Comunale dimenticano di essere i rappresentanti dei cittadini che li hanno votati.  Il Comitato FuoriPISTA tiene a ribadire che intende continuare a svolgere il ruolo di supplenza che già ha espletato negli anni passati impegnandosi ad informare la popolazione, organizzando momenti di incontro con i cittadini”.