“L’incendio del Terminal T3 ha messo in chiara evidenza quello che da anni denunciamo con forza”. È quanto dice il Comitato FuoriPISTA. “È servito un grave incidente, con ripercussioni d’immagine internazionali, per far emergere le croniche carenze gestionali dell’aeroporto “Leonardo da Vinci” di Fiumicino – si legge nella nota del Comitato –  Nel corso della chiusura totale del Terminal T3, con un traffico aereo ridotto del 40%, a Fiumicino è stato registrato un movimento giornaliero di circa 130mila passeggeri, mettendo in “crisi” le strutture e l’organizzazione a terra e non la funzionalità del movimento degli aerei (piste e parcheggi). Il transito dei 130mila passeggeri è avvenuto nonostante che: il Terminal T3 sia chiuso, ricordiamo che era in fase di ristrutturazione e ammodernamento; il Terminal T4 e T5 ancora da ristrutturare e riorganizzare; il “Molo C” non ancora totalmente operativo, lo sarà nel 2016; la terza/quarta pista non sono pienamente funzionanti per i lavori in corso causa i continui sprofondamenti perché realizzata dove sorgeva lo Stagno di Maccarese. ENAC e AdR insistono nel voler realizzare il raddoppio dell’aeroporto la dove sorgeva lo Stagno di Maccarese e prosciugato fra il 1884-1889; area che la Commissione Parlamentare d’Inchiesta del 1961 ha dichiarato non adatta per la realizzazione dell’ aeroporto. Ricordiamo che il nuovo Piano Nazionale degli Aeroporti, approvato dal Governo il 30 settembre 2014, per il Lazio prevede che nel 2030 deve dare servizi a 74,7milioni di passeggeri anno, mentre il precedente Piano del febbraio 2012, prevedeva 93milioni di passeggeri anno. ENAC e Adr hanno clamorosamente sbagliato le previsioni che sono anche contenute nella Convenzione- Contratto di programma del dicembre 2012, di cui chiediamo la revisione perché costruito su dati clamorosamente sbagliati. Finalmente i massimi responsabili di ENAC, al fine di impiegare al meglio le strutture aeroportuali, prendono in seria considerazione la possibilità di utilizzare tutte le ore volabili attenuando così i picchi, cioè distribuendo meglio le partenze e gli arrivi; ricordiamo che il Comitato FuoriPISTA, aveva avanzato questa proposta organizzativa già nel gennaio 2012 al fine di permettere all’aeroporto di Fiumicino di soddisfare una domanda di oltre 70milioni di passeggeri anno senza dover essere ampliato oltre l’attuale sedime. Ci auguriamo che l’incendio non provochi dei ritardi sulle opere che devono essere realizzate in ottemperanza alla Convenzione e contemplate nel progetto definito “Fiumicino Sud” e che ciò non sia motivo di ulteriori aumenti delle tariffe d’imbarco dei passeggeri. Invitiamo il Ministro Del Rio a convocare al più presto la Regione Lazio e gli altri enti territoriali interessati per individuare un aeroporto deve trasferire, da subito, i voli low cost che fra Fiumicino e Ciampino hanno raggiunto quota di 14,5milioni di passeggeri anno”.