“ … in gran parte dei mercati le grandi compagnie nazionali sono in qualche modo tutelate. Invece a Fiumicino ci sono sei compagnie low cost, mentre a Heathrow e a Charles de Gaulle zero.” A lamentarsi della situazione è James Hogan,  presidente e amministratore di Ethiad in una intervista sul Corriere della Sera in cui si dice deluso che le precondizioni stabilite al momento dell’acquisto del 49% dell’Alitalia non siano state rispettate. La questione dei low cost  a Fiumicino – da sempre sollevata con forza dal Comitato FuoriPISTA- è ribadita da Hogan a più riprese nell’intervista: “nel piano di pareggio preparato per Alitalia – dice – siamo stati chiari: una rete forte, più voli intercontinentali, attenzione al traffico interno. Ma francamente al nostro arrivo Ryanair aveva il 20% del mercato. Ora ha il 50%”.
Ed effettivamente la situazione a Fiumicino ultimamente è precipitata: nell’ansia di raggiungere entro il 2021 i 51 milioni di passeggeri necessari per poter ottenere il via al raddoppio con “Fiumicino Nord”, AdR/ENAC hanno consentito alle compagnie low cost di  fare base in quello che dovrebbe essere l’hub intercontinentale strategico del Paese.
I numeri parlano chiaro: nel 2015 (ultimi dati ufficiali disponibili) il traffico è stato così ripartito: 29,6 milioni ai Full Service Carriers e 10,8 milioni ai low cost, un incremento esponenziale del 78% in due anni, 2014 e 2015,  che, tra l’altro, non è coerente con il mix di traffico previsto nel Contratto di programma del 2012, al quale ADR dovrebbe attenersi e sul quale ENAC dovrebbe vigilare.
A preoccuparsi non è solo Hogan, con Alitalia ormai stabilmente seconda a Ryanair, che è prima nella classifica per numero di passeggeri delle compagnie aeree operanti in Italia. La Regione Lazio, contraria all’ampliamento di Fiumicino, ha richiesto da tempo un tavolo tecnico per individuare un aeroporto tra quelli esistenti da dedicare appunto alle low cost.
Inoltre – a margine della Conferenza Stampa di Presentazione del Progetto Alternativo a IV pista e Raddoppio promossa da Comune di Fiumicino e Comitato FuoriPISTA dello scorso 28 settembre – la richiesta di dislocare altrove i voli low cost è stata ripresa e ribadita con forza, oltre che dal Sindaco Esterino Montino, anche dal capogruppo regionale del PD, Massimo Valeriani e dalla consigliera regionale di SE, Marta Bonfanti.
Confidiamo che il Ministro delle Infrastrutture convochi al più presto tutti gli interessati a un tavolo interistituzionale per esaminare tutta la questione legato allo sviluppo dell’aeroporto e per valutare in modo approfondito il Progetto Alternativo elaborato dal Comitato FuoriPISTA e che è stato recentemente presentato in diverse sedi politiche e istituzionali.
In conclusione, tornando a Hogan e ad Alitalia, è opportuno evidenziare che il nostro Progetto – tra le altre importanti innovazioni – prevede di dedicare interamente il Terminal 1 alla compagnia di bandiera, che, a scanso di equivoci, per noi si chiama Alitalia, visto la quantità di soldi del contribuente italiano utilizzata  per salvarla negli anni scorsi”.

Comitato FuoriPISTA
“Più efficiente non più grande”