Finalmente ci siamo: conclusa la fase delle Osservazioni alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) relativa al Piano di Gestione della Riserva, il Ministero dell’Ambiente ha pubblicato le Controdeduzioni del Commissario ad acta dr. Vito Consoli, che in questo modo, accogliendo e/o respingendo le singole Osservazioni pervenute, conclude la procedura della VAS.
Ora, definiti gli ultimi passaggi, non resta che attendere la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Piano e del Regolamento e poi anche la Riserva Naturale Statale del Litorale Romano sarà effettiva e nel pieno dei suoi poteri.
Per il territorio di Fiumicino, che per oltre un terzo ricade all’interno della Riserva, è un risultato importantissimo: sotto il profilo della salvaguardia e tutela delle sue risorse ambientali, naturalistiche, storico-archeologiche e paesaggistiche, ma anche come volano per uno sviluppo economico che faccia della sostenibilità il proprio faro e punti alla valorizzazione e alla creazione di nuovi posti di lavoro compatibili con l’ambiente e con le sue ricchezze.
A questo risultato hanno contribuito in modo non marginale molte associazioni e comitati sensibili alle tematiche ambientaliste, facendosi carico di rappresentare al Commissario ad acta e al suo staff esigenze, valenze, criticità e pericoli del territorio. Da quando nel 2015 il percorso è stato avviato, come Comitato FuoriPISTA, da solo e insieme ad altre realtà associative, abbiamo partecipato e promosso molteplici occasioni di incontro e di riflessione: dal Convegno sulla Riserva dell’aprile 2015 fino al lavoro di coordinamento, raccolta e redazione finale delle Osservazioni alla VAS firmate nell’ottobre scorso da ben 17 tra associazioni, pro loco e comitati.
E’ quindi con soddisfazione che a proposito di questo nostro contributo leggiamo nelle Controdeduzioni che: “tutte le osservazioni presentate sono state accolte”.
Non così si può dire – e per fortuna – della richiesta formulata dall’ENAC. Sorvolando sul tono arrogante e velatamente minaccioso con cui l’Ente Nazionale di Aviazione Civile si rivolge al Commissario ad Acta (incredibile se si considera che a confrontarsi sono due autorità pubbliche nell’esercizio dei rispettivi ruoli), l’ENAC nelle proprie Osservazioni ha chiesto di: “comprendere le aree utili per lo sviluppo dello scalo di Fiumicino, come approvato dal DPCM 21/12/2012, tra quelle per cui si chiede l’eliminazione del vincolo ambientale della Riserva previa procedura di nuova perimetrazione”.
In altre parole, l’ENAC voleva che lo stesso Commissario ad Acta proponesse di sottrarre alla Riserva tutte le aree utili al Raddoppio dell’Aeroporto – i ben 1300 ettari di sempre – eliminando direttamente qualsiasi vincolo derivante dall’esistenza della Riserva. In sostanza se nei ricorsi del 2013 al Tar (di AdR ) e in quello Straordinario al Presidente della Repubblica (di ENAC ) AdR e ENAC si limitavano a contrastare la nuova perimetrazione sostenendo (falsamente) che senza l’ampliamento decretato nel 2013 la nuova quarta pista non avrebbe impattato nella zona 1, in questo documento e a distanza di 5 anni, l’ENAC chiede di eliminare tout court la Riserva da tutti i 1300 ettari!
A ragione, il Commissario ad acta nelle sue Controdeduzioni dichiara non accoglibile tale richiesta in quanto “tale proposta non è coerente con i valori ambientali presenti”. E del resto come avrebbe potuto esprimersi diversamente nella sua qualità di “responsabile” di una Riserva Naturale e non di un’area industriale!
E inoltre scrive: “Inoltre si ritiene tra l’altro imprescindibile che qualsiasi scelta di deperimetrazione venga svolta a valle dell’esito di procedura della VIA per il masterplan al 2030 dello scalo di Fiumicino e della VAS Piano Nazionale Aeroporti”.
Insomma non solo i caratteri ambientali delle aree interessate sono tali da giustificare e richiedere i vincoli di salvaguardia e tutela posti dalla Riserva, ma anche la deperimetrazione andrebbe chiesta non preliminarmente ma a conclusione di un eventuale esito positivo della VIA e della VAS.
La cautela del Commissario evidentemente non rientra nello stile di ENAC – che senza paura del ridicolo parla dell’aeroporto addirittura come di una formidabile “porta del Parco” – per contraddirsi qualche riga dopo quando dichiara: “l’incompatibilità tra la pianificazione strategica approvata e il vincolo ambientale vigente sui terreni interessati dal potenziamento infrastrutturale dell’aeroporto”.
Su questa incompatibilità concordiamo da sempre: lo sviluppo e l’efficientamento dell’aeroporto deve avvenire all’interno del sedime attuale e senza fuoriuscire dai suoi confini, perché appunto sui territori circostanti è vigente dal 1996 – ben prima che si procedesse alla pianificazione strategica! – il vincolo ambientale della Riserva Naturale Statale!

Comitato FuoriPISTA