Il Comitato Fuori PISTA ha scritto ai membri delle due Commissioni parlamentari che dovranno tra breve dare il loro parere sul Piano Nazionale Aeroporti (PNA) denunciando le gravi criticità del sistema aeroportuale laziale.
L’attuale Piano infatti stabilisce che il Lazio sarà servito da due aeroporti di importanza nazionale: quello strategico di Fiumicino e il City Airport di Ciampino. Una prima anomalia riguarda il fatto che Fiumicino, da solo, dovrà soddisfare una domanda per la quale nella Macroregione del Nord-ovest (Liguria, Piemonte e Lombardia) si rendono necessari 7 aeroporti.
Inoltre, a differenza del precedente PNA che prevedeva nel Lazio anche un terzo aeroporto per i voli low cost, il PNA attuale non indica più un aeroporto dedicato a questo scopo anche se i passeggeri dei voli low cost tra Fiumicino e Ciampino, nel 2014, hanno raggiunto i 14,5 milioni di passeggeri.
E ancora, il precedente PNA prevedeva per il solo Lazio – al 2030 – un volume di 86 milioni di passeggeri/anno. Su questa base, la Convenzione-Contratto di programma ENAC-AdR (sottoscritta con il DPCM del 21.12.2012 dal dimissionario Governo Monti) autorizza nel 2021, una volta raggiunti i 51 milioni di passeggeri/anno, la costruzione del Secondo aeroporto denominato “Fiumicino Nord”.
A suo tempo il Comitato FuoriPISTA aveva denunciato all’ENAC che queste previsioni erano prive di qualsiasi base scientifica, e, ipotizzando al 2030 un traffico di circa 70 milioni di passeggeri/anno, dimostrava che il raddoppio di Fiumicino non era necessario dato che, con le opere di efficientamento e riorganizzazione entro l’attuale sedime, Fiumicino poteva arrivare a soddisfare oltre i 70 milioni di passeggeri/anno.
A distanza di soli 3 anni, non solo i dati reali del traffico dimostrano che le previsioni di ENAC- AdR erano del tutto fantasiose e gonfiate ad arte, ma lo stesso PNA le smentisce, attestandosi su quelle fatte dal Comitato FuoriPISTA e stima, per Fiumicino, 67,5 milioni di passeggeri/anno: un volume di traffico che non richiede inutili e devastanti raddoppi.
È mai possibile che in meno di tre anni, ENAC abbia sbagliato in modo così plateale e grossolano le previsioni? Non sarà che si doveva far approvare surrettiziamente il progetto del Secondo aeroporto di Fiumicino? Forse, a questo punto, si capisce anche quanto sia funzionale che tutti i voli low cost vengano dislocati proprio a Fiumicino, a costo di dequalificare un Hub intercontinentale. Nel 2014 senza passeggeri low cost, il traffico non avrebbe raggiunto i 30 milioni (non gli sbandierati 38,6 milioni, che comunque sono sempre meno dei previsti 40 milioni certificati dall’ENAC!).
Stante così le cose, il Comitato FuoriPISTA ha chiesto con una lettera a Deputati e Senatori delle Commissioni parlamentari competenti di farsi interpreti, nei confronti del Governo, della necessità di rimodulare il Piano Nazionale Aeroporti per l’Italia Centrale, includendovi – anche attraverso la consultazione con gli Enti territoriali interessati come del resto già richiesto dalla Regione Lazio – un aeroporto di supporto a Fiumicino da destinare ai voli low cost.