“I litri di gasolio fuoriusciti a seguito dell’effrazione dell’altra notte sono stati circa 6 mila, secondo le prime stime, ancora parziali, ottenute grazie all’incrocio dei primi dati”. A renderlo noto è l’assessore all’Ambiente del comune di Fiumicino Roberto Cini. “Desidero ringraziare quanti, fin dai primi minuti, sono intervenuti sul posto – ci tiene a sottolineare Cini – Il Presidente della Commissione Ambiente, Massimiliano Chiodi, la Polizia Locale, la Protezione Civile e la Capitaneria di Porto. La macchina amministrativa ha funzionato a dovere. Si è contenuto al minimo il danno ambientale, anche perché in mare non è arrivato nulla. Si è provveduto da subito ad allertare la Raffineria, che ha immediatamente bloccato l’immissione nella condotta del carburante dalle navi. Le operazioni di bonifica del canale procedono a ritmo serrato con l’utilizzo di ingenti mezzi delle ditte specializzate. Al Consorzio di Bonifica, anche questo allertato nella notte, è stata data disposizione di non attivare gli impianti di sollevamento per non compromettere le acque della Fossa Traianea”. E sull’episodio interviene ancora il primo cittadino Esterino Montino.  “Non vorrei che fosse cominciato lo scarico di responsabilità – dice il Sindaco – La condotta passa dentro un’area gestita da Adr. Per poter entrare nel luogo dove si è verificato lo sversamento si è dovuto attendere nella notte rappresentanti Adr proprio per poter oltrepassare la recinzione. Che ci sia bisogno di una specifica sorveglianza, del resto, mi pare lo testimoni anche la vicenda del clochard pakistano, sorpreso a dormire all’interno di un aereo. In ogni caso l’Amministrazione comunale è a disposizione per ogni iniziativa e intervento”.