L’amministrazione comunale ha inviato ieri tramite Pec un sollecito alle associazioni e ai balneari di Fregene sud più colpiti dall’erosione in cui viene richiesta la conferma alla nota inviata il 27 febbraio “alla disponibilità a farsi carico della manutenzione e dell’eventuale rimozione delle opere provvisorie (geotubo) che la stessa Regione Lazio ha finanziato ed intende appaltare e realizzare, per tutta la durata dell’intervento emergenziale successiva al collaudo… La disponibilità dovrà essere resa con nota formale e formalizzata mediante sottoscrizione di una specifica convenzione di manutenzione delle opere sulla base di un progetto o capitolato che lo studio incaricato dalle SS.VV. per la redazione del progetto produrrà e che dovrà essere approvato dalla Regione. Si rende noto altresì che i lavori della Conferenza dei Servizi insediata presso la Regione Lazio, Direzione regionale politiche ambientali e ciclo dei rifiuti – Area VIA, in data 7 febbraio avranno durata di 120 giorni; entro tale termine dovrà essere garantito l’impegno da parte delle SS.VV. a sostenere gli oneri di manutenzione dell’opera emergenziale. In assenza di tale impegno i lavori, così come comunicato e richiesto dalla stessa Regione Lazio durante la seduta di insediamento della Conferenza dei Servizi, saranno conclusi con esito negativo. L’assenza di riscontro nel termine assegnato sarà assunta come comunicazione di cessato interesse alla realizzazione dell’opera proposta”.
In altri termini, se i balneari non invieranno la conferma alla disponibilità di farsi carico dei “costi di manutenzione e dell’eventuale rimozione delle opere provvisorie” il geotubo non si farà.
Una nota che ha spiazzato i balneari che si aspettavano, in un momento come questo in cui si trovano in ginocchio con le strutture al collasso che crollano sotto i colpi delle onde, una diversa sensibilità. “Siamo al paradosso – dicono i balneari – da un lato a parole le amministrazioni ci offrono tutta la loro più ampia disponibilità e solidarietà, dall’altro arrivano note ufficiali che dimostrano l’opposto. Vogliamo ricordare come sia arrivata proprio in questi giorni anche la comunicazione formale da parte dell’amministrazione comunale del diniego all’abbattimento dei canoni demaniali. Quindi anche senza spiaggia, con le strutture cadenti, dovremo continuare a pagare gli stessi canoni come se non fosse successo niente”.