Invece, con un atto del presidente del Tribunale di Civitavecchia, Bruno Azzolini, firmato il 19 marzo, è stata disposta la chiusura per il 15 aprile, ben cinque mesi prima. Il motivo? Il solito: “carenze del personale”, come spiega bene dall’atto inviato a tutti gli studi legali comunali. “L’Ufficio del Giudice di Pace di Fiumicino ha più volte fatto presente le difficoltà in cui versa in conseguenza della carenza del personale che impedisce, tra l’altro, di tenere le udienze penali sospese ormai dal novembre 2012 – si legge nel documento – è stato tentato ogni possibile intervento per ovviare a tale situazione, anche coinvolgendo il Comune di Fiumicino, senza peraltro alcun esito; è stata applicata in via continuativa presso quell’ufficio la dott.ssa Stefania Vagnetti e non è possibile in alcun modo assegnare ulteriori impiegati sguarnendo l’organico del Tribunale già sofferente per una scopertura pari al 20% circa; in previsione della soppressione e delle difficoltà sopra rappresentate appare opportuno evitare l’ulteriore aggravio dei ruoli civili e penali dell’Ufficio del Giudice di Pace di Fiumicino”.  Così dal 15 aprile si chiude e tutti i procedimenti saranno iscritti e trattati presso l’ufficio del Giudice di Pace di Civitavecchia. “Ho più volte sollevato la questione senza essere ascoltato – commenta Paolo Calicchio consigliere comunale Pd – Il Giudice di Pace rappresenta un presidio giudiziario fondamentale per il nostro territorio, si tratta di una perdita molto grave”. “Una notizia che fa tremare i polsi – commenta l’avvocato Francesca De Santis – l’accorpamento a Civitavecchia in anticipo sui tempi del trasloco è una soluzione sciagurata. L’ufficio di Civitavecchia è già al collasso e non in grado di ricevere una simile mole di lavoro. Il nostro Comune troppo grande per poterne rinunciare, è in gioco il diritto di difesa dei cittadini che non potranno ricevere giustizia”.