“Il sottopasso che sostituirà il Ponte Due Giugno, il nuovo Ponte della Scafa e quello di Dragona, la riconversione dell’ex centrale Enel in un auditorium, la realizzazione del nuovo parcheggio multipiano zona Darsena, la stazione ferroviaria, la metropolitana, la ricollocazione dei 10mila cassintegrati aeroportuali nel Comune. Nel programma di Montino mancano la superstrada Fiumicino-Marte e il collegamento veloce con la Luna e ce le abbiamo messe tutte – dice il leader dell’opposizione Mauro Gonnelli – È evidente che il neo sindaco non abbia ancora chiaro dove si trovi e come sia fatto un bilancio di un Comune alle prese con i tagli dei Governi Centrali. Per fare la metà delle opere che ha inserito nel suo documento programmatico non basterebbero 500 milioni di euro, cifra che nemmeno in venti anni di governo riuscirebbe a stanziare. Il ritorno della stazione ferroviaria è un’ottima notizia. Visto che sono stati Montino e il centrosinistra a togliercela, significa che oggi ce le riportano. Poi ci dirà dove l’abbia tenuta nascosta in tutti questi anni. Taglio dei costi della politica. Bisogna dare atto al neo sindaco di aver dato seguito, almeno in questo caso, alle promesse della campagna elettorale. Un gesto esemplare se, come esponente della casta, rinunciasse però anche a quei 130mila euro l’anno di soldi pubblici che percepisce come indennità. In questo modo il fondo per le imprese sarebbe più cospicuo e passerebbe da 35mila euro scarsi all’anno a 165mila, una cifra ben più consistente. Montino però su questo pare non sentirci troppo. Sempre in tema di tagli alla politica: ricordo che la soppressione del direttore generale non se la inventa il neo sindaco ma è prevista dalla legge. Anche qui scarsa conoscenza della legge o il primo cittadino ci prova? Bello il passaggio sugli ospedali, bello quello sui beni confiscati alla mafia, splendido quello sul risparmio energetico nelle nuove costruzioni. Peccato che nei primi due casi il Comune non abbia voce in capitolo, essendo di competenza regionale e statale. Mentre il secondo è già previsto nel regolamento edilizio approvato dall’amministrazione uscente. Stessa domanda di prima, non sa o ci prova? Interessante pure il passaggio sulla sicurezza e sulla lotta al precariato, anche in questo caso peccato che un minuto dopo chieda all’aula di approvare una convenzione che prevede il reinserimento dei detenuti del territorio. In poche parole sconto della pena in cambio di un lavoro. Ma del piano per riassorbire i 10mila cassintegrati aeroportuali nemmeno una parola. Infine il passaggio sulla “valorizzazione degli immigrati” che rappresenta uno dei punti cardine del programma di Montino. Mi chiedo in primis da dove prenderà i fondi e da quale voce di capitolo saranno travasati. Spero non dai servizi sociali. Ultimo appunto: se tutti i bambini sono uguali perché dare la cittadinanza onoraria a quelli stranieri e non a tutti?”.