“Le sue parole sono sconcertanti – tuona Mauro Gonnelli –  Come presidente del consiglio comunale della città di Fiumicino e come italiano rimango allibito. Dopo romani ladroni, ora siamo arrivati a fiumicinesi pagliacci. Noi non siamo disposti a tollerare certe derive: a nessuno è consentito offendere i nostri cittadini. A Fiumicino convivono da anni importanti comunità del nord e del sud che insieme hanno costruito una città, contribuendo a fondere insieme valori e ideali della nostra Nazione. Non cadremo mai nelle provocazioni di chi vuole dividerci e non subiremo passivi le offese della Lega. Ma ora più che mai è necessaria ora una presa di posizione seria da parte dei nostri rappresentanti istituzionali nei confronti di chi continua ogni giorno a vilipendere il tricolore e mettere alla berlina il sacrificio di eroi caduti per dare agli italiani una Nazione. Non è più accettabile che rappresentanti di un partito che disconoscono il proprio Paese siano al tempo stesso chiamati a rappresentarlo. Borghezio, come tanti suoi colleghi della Lega che professano l’indipendenza e la liberazione della Padania dal giogo italiano, farebbe bene a dimettersi dai ruoli pubblici e istituzionali che ricopre. Invece di arringare il popolo padano con demagogiche esternazioni, per coerenza, lui e i suoi colleghi scissionisti lascino le poltrone che tengono ben salde probabilmente per difendere il cospicuo stipendio pagato da quei cittadini che oltraggiano e diffamano. Come presidente del consiglio comunale presenterò un ordine del giorno per pretendere le scuse ufficiali della Lega alla città di Fiumicino e alla Pro Loco locale che da anni porta avanti quel senso di unità cittadina e nazionale che dovrebbe essere la linea guida di ogni rappresentante pubblico. Da parte mia sono disposto a invitare Borghezio a Fiumicino, per dare a lui e ai suoi colleghi lezioni di civiltà che evidentemente non fanno parte del bagaglio culturale della Lega Nord”.